UMi Touch è l’ultimo nato della casa cinese e raccoglie un po’ l’eredità dei vari smartphone di fascia medio-bassa del produttore, come UMi Hammer S. Lo fa proponendo un comparto hardware di fascia elevata rispetto al suo prezzo e un software come sempre curato, ma purtroppo non mancano alcuni difetti che ipotizzo nascano dalla necessità di comprimere i costi.

UMi Touch è nato grazie ad una campagna del produttore, nella quale è stato chiesto agli utenti quali fossero le caratteristiche che desideravano. Il risultato è questo smartphone, che ha molti elementi positivi ma anche alcuni punti da migliorare. Scopriamo quali nella nostra recensione di UMi Touch.

Video recensione di UMi Touch

Hardware & Telefonia

UMi Touch sorprende per la presenza di hardware dalle buone prestazioni: troviamo infatti al suo interno il processore octa-core MediaTek MT6753 con frequenza di clock di 1.3GHz, ben 3GB di RAM e 16GB di memoria interna espandibile tramite slot microSD (rinunciando, però, ad una delle due SIM). Fin qui UMi Touch appare molto simile a UMi Iron Pro, l’attuale top di gamma dell’azienda.

La scheda tecnica è completata da un pannello Full-HD da 5.5 pollici, una fotocamera da 13 megapixel sul retro, una da 8 megapixel sul fronte (con flash!), WiFi 802.11b/g/n, Bluetooth 4.0, batteria da 4000mAh e lettore di impronte digitali. Mancano NFC e LED di notifica.

La presenza del connettore micro-USB segna un inspiegabile passo indietro rispetto ad Iron Pro e Hammer S: se l’azienda aveva cominciato a utilizzare il nuovo standard USB Type-C su molti dei suoi modelli per proiettarli maggiormente verso il futuro e adeguarsi ai nuovi standard, non è chiaro perché si sia deciso di optare di nuovo per un connettore che sta velocemente procedendo verso l’obsolescenza.

L’hardware appare completo e bilanciato, almeno sulla carta. Non troviamo nessuna novità come il MediaTek Helio P10, ma una piattaforma hardware ormai più che nota e stabile e, proprio per questo, affidabile: un vantaggio da questo punto di vista, ma forse si sarebbe potuto osare un po’ di più. Trovate maggiori informazioni sul sito ufficiale.

Parte telefonica & antenne

L’audio in capsula è decisamente poco chiaro e appare rimbombante e non definito, con ovvio detrimento per la comprensibilità. Il microfono fa discretamente il suo lavoro e si risulta sempre comprensibili all’interlocutore. La ricezione è sufficiente, ma nulla più, poiché è scarsa e si assesta su una o due tacche in luoghi dove altri smartphone mostrano 3 o 4 tacche; in aggiunta a ciò, il passaggio tra cellule diverse, ad esempio muovendosi in metropolitana, non è gestito benissimo e possono emergere saltuari problemi che costringono a disattivare e riattivare i dati. Nell’insieme le prestazioni telefoniche sarebbero poco sopra il 6, se volessimo dare un voto.

Problemi anche per il WiFi, che spesso rimane come “appeso” e deve disconnettersi e riconnettersi alla rete per ricevere le notifiche. Usando lo smartphone in hotspot si nota come ogni tanto la connessione salti, ulteriore indizio che ci siano alcuni aspetti della gestione del WiFi da sistemare.

Ergonomia, Design & Materiali

Uno degli elementi che può risultare più interessanti ma anche più difficili da digerire è il design di UMi Touch. Questo smartphone, infatti, assomiglia in tutto e per tutto ad un Meizu, dal retro curvo in alluminio al tasto home fisico. UMi, che aveva intrapreso una buona strada con il suo Iron Pro, sembra aver fatto qualche passo indietro con il Touch sul fronte dell’originalità.

UMi Touch 2

Escludendo questo aspetto, comunque, il design di UMi Touch è piacevole e funzionale; il retro rastremato dà vita ad un’impugnatura solida e lo smartphone è piacevole da utilizzare anche grazie a questo aspetto. L’alluminio di cui è fatta la maggior parte della scocca è gradevole al tocco e offre un buon grip. Le dimensioni sono abbondanti (154.5x 76 x 8.5 mm) e il peso rilevante (198.5g).

UMi Touch 3

La costruzione è, come da tradizione di UMi, ben fatta e il telefono è, di conseguenza, solido e resistente. Non si notano debolezze particolari su questo fronte. L’unico aspetto negativo da segnalare va a due dettagli: il primo è l’illuminazione dei due tasti a sfioramento posizionati di fianco al tasto home fisico centrale, che non è omogenea ed è fin troppo elevata; il secondo è il tasto home stesso, che dà la sensazione di essere molto economico e poco resistente – nel caso dell’unità in mio possesso affonda troppo sulla sinistra e offre troppa resistenza sulla destra. Il feedback che dà alla pressione è molto povero e questo contribuisce ad una sensazione di equilibrio precario.

La vibrazione appare troppo secca, mentre il feedback del tasto centrale è povero e dà la sensazione di qualcosa di fragile ed economico.

Display, Audio & Multimedia

UMi Touch ha un pannello molto simile a quello impiegato su UMi Iron e UMi Iron Pro – e non è detto che non sia lo stesso. La diagonale di 5.5 pollici si accompagna alla risoluzione Full-HD (1920×1080); il pannello in sé offre una luminosità discreta, con colori sufficientemente realistici ma poco saturi, bianchi leggermente tendenti all’azzurro (ma è presente la tecnologia MiraVision per correggere il bilanciamento) e neri più tendenti al grigio scuro. Gli angoli di visuale sono più che discreti.

UMi Touch 4

Lo schermo di UMi Touch è di qualità discreta ed è sicuramente tra i migliori che si possano trovare nella fascia tra i 100 e i 150€, anche se convince meno di quello di smartphone come Cubot X16, che offre maggiore luminosità, maggiore saturazione e neri più profondi.

L’altoparlante è posto sul retro ed è protetto da una fitta griglia ricavata dal corpo in alluminio; il volume minimo è piuttosto alto e quello massimo si attesta su ottimi livelli. La qualità è molto elevata per uno smartphone da 140/150€ e sorprende in positivo, ma non arriva ai risultati degli smartphone più costosi e non è l’ideale per ascoltare musica a causa dell’assenza quasi completa di bassi e del basso livello di dettaglio.

Fotocamera

UMi Touch possiede un modulo fotografico posteriore in cui risiede un sensore Sony IMX328 da 13 megapixel, di qualità elevata ma purtroppo azzoppato – come sempre – da software assolutamente non all’altezza.

Anche se gli scatti mostrati prima del lancio facevano intuire che UMi Touch sarebbe stato un campione sul fronte fotografico, in realtà questo dispositivo soffre dei classici problemi di tutti i dispositivi con software MediaTek: molto rumore d’immagine, filtri molto aggressivi che portano ad uno spiccato effetto acquerello, problemi nel gestire la luminosità, enormi difficoltà nello scattare foto in ambienti scarsamente illuminati e rumore d’immagine che diventa prevalente negli scatti in notturna.

UMi Touch 5

Si può affermare che le fotografie scattate con questo smartphone mostrino molto bene la differenza tra i casi in cui l’hardware di alto livello è supportato da software di alto livello e i casi, come questo, dove ad un hardware di alto livello è accoppiato un software inadatto che porta a risultati decisamente insoddisfacenti rispetto alle potenzialità. Tutto come da aspettative.

L’applicazione in sé è quella di MediaTek, con evidenti problemi soprattutto nella fase di messa a fuoco e di scatto. Capita spesso che il comando di scatto non venga recepito e che sia necessario premerlo nuovamente. Non ci sono differenze significative a livello qualitativo delle immagini utilizzando un’altra applicazione, come ProCapture.

Batteria

L’aspetto più soddisfacente di UMi Touch è l’autonomia, che è sufficiente per garantire un giorno e mezzo di utilizzo intenso o un giorno intero di utilizzo “estremo”. Grazie ai 4000mAh di capacità, infatti, la batteria di UMi Touch è in grado di farci arrivare a sera inoltrata con più di cinque ore di schermo acceso (a volte anche sei!) o al primo pomeriggio del giorno dopo con uso più rilassato (circa tre ore al giorno).

Qualche giorno prima di pubblicare questa recensione ho dovuto usare per circa 5 ore UMi Touch come hotspot a causa di problemi con la linea fissa; nonostante gestissi sia le normali attività dello smartphone (incluso un po’ di gioco!) che quelle del PC e di altri dispositivi, UMi Touch si è comportato più che egregiamente ed è arrivato alle 22 con circa 3 ore di schermo acceso e più del 30% di carica residua.

Complimenti quindi a UMi per il lavoro di ottimizzazione dei consumi, anche se persiste qualche problema nel gestire lo standby: durante la notte lo smartphone arriva a consumare anche il 15% di batteria se non si inserisce la modalità aereo.

Software

UMi Touch è il primo smartphone di UMi a montare Android 6.0 Marshmallow. Questa nuova versione porta con sé tutte le classiche modifiche di MediaTek, più qualcun’altra (come evidenziato nella recensione di Elephone P9000). Il software è snello e scarno, senza app preinstallate e con poche funzionalità aggiuntive.

È presente un problema con la tastiera TouchPal che impedisce di selezionare le parole suggerite al centro; non sembra esserci una soluzione al problema per ora e sono dovuto passare alla SwiftKey per poter digitare in tranquillità.

L’eseguibile su non risulta installato, contrariamente ai modelli precedenti, dunque non è possibile sfruttare le funzionalità aggiuntive messe a disposizione dall’accesso ai permessi di root.

Il lettore di impronte è gestito direttamente dal sistema grazie alle nuove API di Android 6.0. Inspiegabile il bug che impedisce di utilizzare il lettore di impronte se si blocca lo schermo con un doppio tocco con Nova Launcher: viene sempre riportato che non è possibile utilizzare il lettore di impronte al primo sblocco dopo che il telefono è stato riavviato, anche quando lo smartphone è acceso da tempo. Si spera che UMi risolva questo problema in fretta, perché è un grosso limite in quanto ad usabilità per i (tanti) utenti che utilizzano Nova Launcher.

In conclusione

A mio avviso UMi Touch vuole proporsi come qualcosa che non è, ovvero come un terminale che vale molto più di quanto costa; per quanto sia un dispositivo dal design indubbiamente piacevole e dalle caratteristiche tecniche buone per uno smartphone dal prezzo di lancio di 150€, ad appena 20€ in più è possibile acquistare UMi Iron Pro (per limitarci ai prodotti della stessa UMi) che risulta più completo e offre un’esperienza d’uso migliore, oltre ad avere (teoricamente) qualche problema in meno.

È una somma di dettagli a rovinare il quadro d’insieme e questo è un po’ un peccato, perché la base appare solida. Con futuri aggiornamenti la situazione potrebbe migliorare, ma lo storico in questo senso non è dei migliori e spesso si rimanda ai modder il compito di sistemare i problemi: se volete un telefono pret-â-porter orientatevi su altro.

UMi Touch è venduto da vari negozi online, tra cui anche Myefox che lo propone a 135€: il giusto prezzo per le caratteristiche che ha, e un prezzo che lo pone nella giusta fascia per quello che offre.

Pagella

7.4
Display
7.8
Ergonomia
7.6
Hardware
7
Software
8.8
Batteria
6.8
Fotocamera
7.7
Qualità/prezzo
8
Materiali
7
Audio
7.3
Esperienza Utente
7.6