Leagoo è un nome emergente nel panorama mobile e sta riuscendo a ritagliarsi un suo spazio, seppur piccolo, soprattutto grazie ai negozi online. L’azienda cinese si concentra soprattutto sulla fascia bassa del mercato, cui appartiene anche Leagoo Alfa 1. Uno smartphone dalle grandi dimensioni che si propone come un dispositivo entry-level per la sua categoria – purtroppo con grossi limiti.

Video recensione di Leagoo Alfa 1

Hardware & Telefonia

Leagoo ha puntato su hardware molto contenuto per mantenere un prezzo basso e ha scelto di adottare processori MediaTek… di due anni fa. Il cuore pulsante di questo dispositivo è infatti l’ormai antiquato processore MediaTek MT6580, una CPU quad-core con architettura Cortex-A7 a 32 bit e frequenza operativa di 1.3GHz. Accanto ad esso troviamo 2GB di RAM e 16GB di memoria interna, assieme a una fotocamera da 13 megapixel sul retro e da 5 megapixel sul fronte; la connettività è affidata a WiFi 802.11b/g/n e Bluetooth 4.0.

Pur essendo uno smartphone di fine 2015, il Leagoo Alfa 1 non possiede connettività 4G per limitazioni del chipset: una mancanza da considerare grave, anche perché smartphone come il Bluboo Xfire costano circa 70€ ed offrono connettività LTE.

Potete trovare ulteriori dettagli tecnici sul sito del produttore.

Parte telefonica & antenne

Sul fronte connettività non c’è molto da dire: come molti altri smartphone cinesi, Leagoo Alfa 1 non presenta particolari problemi nella ricezione ma non spicca neppure in positivo; l’assenza della connettività 4G ne fa un dispositivo un po’ azzoppato, ma comunque fruibile. L’audio in capsula è di qualità sufficiente e non è certo il meglio che si possa chiedere.

Ergonomia, Design & Materiali

Guardando il Leagoo Alfa 1 si ha come un dejà-vu: il design non suona nuovo. Effettivamente c’è un perché: è assolutamente identico a quello del Doogee F1 uscito lo scorso anno, con le uniche differenze nelle dimensioni e nei colori. Stessi bordi laterali in alluminio con delle viti alle estremità, stesso retro con “effetto cerotto” à la Galaxy S5, stesso impianto generale del dispositivo. La principale differenza sta nella fotocamera, inserita al centro e con una piccola placca in alluminio con il nome del dispositivo.

Leagoo Alfa 1-2

Il comfort è relativamente buono per un dispositivo da 5.5 pollici, anche se è inferiore rispetto a quello di UMI Iron Pro e Lenovo K3 Note, per esempio, ma è superiore a Doogee F5. Il retro, stondato e con un trattamento semi-gommato, fa il suo dovere per far rimanere il telefono saldamente in mano all’utente.

I materiali impiegati sono di qualità discreta e il telefono è ben assemblato: non sono presenti scricchiolii o segni di cedimento, nemmeno mettendo la struttura sotto tensione. In questo senso Leagoo Alfa 1 si posiziona meglio di smartphone che costano anche il doppio.

Leagoo Alfa 1-3

Le dimensioni sono di 156.2 x 76.6 x 7.9 mm, mentre il peso è di 164g. Di certo Leagoo Alfa1 non è un peso piuma, nemmeno nella sua categoria di dimensioni.

Display, Audio & Multimedia

Il pannello scelto per Leagoo Alfa 1 è di tipo IPS, ha diagonale di 5.5 pollici e risoluzione limitata a 1280×720 pixel, che gli conferiscono una densità di soli 267DPI. Questo non è un problema di per sé, dato che non ci sono problemi particolari nella visualizzazione dei contenuti, ma questo particolare pannello ha la tendenza a far apparire le immagini come fossero cartoni animati: l’effetto è particolare e coinvolge anche la resa dei colori.

I colori sono un po’ sottosaturi e, infatti, il produttore imposta come predefinito il profilo “colori vividi” nelle impostazioni di MiraVision. Impostando il profilo “standard” si nota nettamente la differenza: i colori si fanno più spenti e contribuiscono a dare alle immagini quell’effetto “cartone animato” di cui dicevo prima. I bianchi tendono al rossastro, mentre i neri sono grigi scuri. La luminosità è ottima ad entrambi gli estremi e abbiamo quindi un minimo che non dà fastidio al buio e un massimo che permette di fruire correttamente dei contenuti anche sotto il Sole.

Leagoo Alfa 1-4

Complessivamente non è certo un pannello di qualità elevata, ma data la fascia in cui è inserito questo smartphone non è neppure da bocciare: è un pannello discreto per un telefono che costa 90€.

L’audio è terribile: c’è un costante gracchiare ben udibile in qualunque momento in cui ci sia riproduzione di suoni, che sia una notifica o della musica. È uno smartphone che costerebbe meno di 100€ di listino, ma questo non significa che l’audio debba essere terribile anche nella riproduzione delle notifiche.

Fotocamera

Il sensore sul retro ha risoluzione 13 megapixel, ma è evidente che interviene una forma di interpolazione per raggiungere tale risultato, perché tutti i dettagli sono completamente sfumati anche se non c’è grande presenza di rumore d’immagine.

La resa dei colori non è ottimale, soprattutto se viene impiegata la modalità HDR, ma è accettabile in un telefono di questa fascia di prezzo; discorso differente per le fotografie con poca luce ambientale, che presentano una quantità eccessiva di rumore d’immagine anche se i colori sono effettivamente fedeli quanto basta.

Leagoo Alfa 1-5

Nel complesso abbiamo il classico modulo fotografico di tutti i prodotti cinesi di basso prezzo, con gli stessi pregi e gli stessi difetti già evidenziati su molti altri smartphone come Oukitel K4000 e Bluboo Xtouch.

Batteria

Leagoo dichiara che la batteria di Alfa 1 ha capacità di 3000mAh; stando alle rilevazioni di AIDA64, che si rifà ai valori rilevati dal sistema operativo, la batteria avrebbe una capacità effettiva di 2800mAh.

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Leagoo Alfa 1 ha un’autonomia che è purtroppo assolutamente insufficiente, comunque si guardi la cosa: lo schermo può rimanere acceso al più per due ore durante la giornata e, qualunque cosa facciate, vedrete dei picchi in negativo in corrispondenza dei pochi minuti in cui lo smartphone viene effettivamente utilizzato. La situazione è disastrosa, non c’è un modo più carino di metterla. Bocciato su tutta la linea.

Software

Come nella stragrande maggioranza dei casi, Leagoo Alfa 1 si avvale di Android 5.1 Lollipop come sistema operativo. In questo caso il produttore non ha apportato modifiche rilevanti al sistema oltre a quelle presenti per via di MediaTek; le uniche modifiche degne di nota sono il launcher, che perde il drawer e guadagna una pagina con le fotografie e una con i controlli musicali, e l’app Impostazioni, che viene divisa nelle due schede “impostazioni rapide” e “tutte le impostazioni” senza, però, alcuna apparente logica nell’individuare quali impostazioni inserire tra quelle rapide.

Tra le novità lato software di questo dispositivo abbiamo: il “power save mode” che dovrebbe permettere di aumentare l’autonomia in aggiunta alla modalità risparmio energetico di sistema; lo “smart app lock”, che permette di proteggere le applicazioni con password; la schermata di blocco, che non mostra le notifiche come nel software stock. Sono poi presenti tutte quelle gesture per gestire il dispositivo; da notare che il doppio tocco per accendere il display talvolta non funziona ed è necessario ricorrere al tasto fisico.

Browser Web

La navigazione è di buon livello per un dispositivo di questa fascia; il nostro sito si naviga senza intoppi, mentre siti più pesanti richiedono una maggiore dose di pazienza e vedono un caricamento più lento.

Gaming

Curiosamente, le prestazioni lato gaming del Leagoo Alfa 1 sono discrete; anche se il dispositivo non riesce a reggere il confronto con dispositivi dotati di processori più moderni, l’esperienza di gioco con Beach Buggy Racing non è affatto negativa anche con gli effetti grafici impostati su un livello alto.

In conclusione

Anche se il prezzo è basso, sotto i 100€ (~90€ su Everybuying, ad esempio), è difficile consigliare Leagoo Alfa 1. Il display ha colori deludenti, la fotocamera non è un granché, i materiali non sono nulla di speciale, l’hardware è vecchio e la batteria è incredibilmente inadeguata. Insomma, è un telefono da tenere come ultima spiaggia, ma anche in quel caso forse si farebbe meglio ad acquistare un altro dispositivo: ci sono, ad esempio, Bluboo Xfire ad un prezzo intorno agli 80€ oppure Cubot X16 a poco più di 100€.

Pagella

6.3
Display
6.4
Ergonomia
5.5
Hardware
6
Software
4
Batteria
5.8
Fotocamera
5.8
Qualità/prezzo
6.7
Materiali
5
Audio
6
Esperienza Utente
5.5