iHealth è un marchio non particolarmente noto in Italia, anche a causa del fatto che è entrato nel mercato italiano da pochissimo tempo. iHealth AM3 è, nonostante il nome poco invitante, un fitness tracker interessante che fa anche da orologio. Non si tratta, però, di uno smartwatch vero e proprio: non permette, infatti di avere accesso alle notifiche dal proprio polso.

Hardware & design

iHealth AM3 è un piccolo dispositivo circolare, spesso circa 1.2 cm, con uno schermo rettangolare posto in verticale verso il centro del cerchio. La particolarità di questo dispositivo è che può essere utilizzato sia come orologio (grazie al cinturino in dotazione in due colori: nero e blu) sia come accessorio da agganciare ai pantaloni o, più in generale, agli indumenti (grazie all’apposito supporto in plastica rigida, anche in questo caso in nero e blu).

Sulla destra è posto un pulsante per interagire con le varie funzioni: non c’è un touchscreen e tutta l’interazione avviene tramite l’unico tasto. Le funzioni, in fondo, non sono così tante da necessitare più di un tasto, dunque non si sente la mancanza di più metodi di interazione.

Sul retro è posta la porta micro-USB per la ricarica del dispositivo, coperta da una linguetta di gomma che la rende a prova di sudore e schizzi d’acqua – anche se vi sconsigliamo di farci la doccia o di immergere il dispositivo.

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Il peso è ridotto e non ci si accorge di avere iHealth AM3 al polso, ma si notano le dimensioni: con un diametro di circa 4 cm, non è infrequente desiderare di avere un oggetto più piccolo al polso – in particolar modo quando ci si sfila un capo con maniche lunghe, dato che non è insolito che il fitness tracker ci ricordi la sua presenza con un po’ di dolore al polso o alla mano perché rimane incastrato.

Il cinturino è in gomma semirigida e non ha problemi a piegarsi o ad adattarsi al polso garantendo un grande comfort; la chiusura avviene tramite due pin plastici che si inseriscono nei fori. I due principali difetti sono la distanza tra i fori e quindi la larghezza del cinturino, che nel nostro caso risulta troppo stretta o troppo larga, e il fatto che la parte coi fori che avanza non si collochi sotto l’altra ma esca, causando fastidi con abiti con le maniche lunghe.

Il supporto “da cintura” è molto piccolo e ben fatto. Il suo unico difetto, che però è condiviso con il cinturino, è che bisogna fare attenzione a inserire l’iHealth AM3 correttamente per far combaciare il buco con il tasto e l’impresa non è sempre facile.

La vibrazione è secca e decisa: questo rende la sveglia molto efficiente, ma solo perché leggermente fastidiosa. Dato che, però, il suo compito principale è proprio quello di essere fastidiosa per svegliarci, non ci si può lamentare di questo aspetto.

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Batteria e autonomia

La batteria integrata riesce a garantire una buona autonomia: andiamo da 5 a 7 giorni abbondanti, che variano a seconda dell’utilizzo e del numero di sincronizzazioni effettuate. Senza sveglie attive ho riscontrato un’autonomia che ha sfiorato gli otto giorni, mentre attivando le sveglie e sincronizzando spesso i dati ho dovuto fare una ricarica dopo circa sei giorni.

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In ogni caso, se ricarichiamo iHealth AM3 la domenica non dovremmo doverci preoccupare della ricarica prima del weekend successivo. Se pensiamo che è inclusa anche la funzionalità di orologio, non è un cattivo risultato!

Funzionalità

Essendo un activity tracker, iHealth AM3 permette di tenere traccia dei passi effettuati durante la giornata, della distanza e del consumo di calorie, con un sistema che spinge a fare di più (viene mostrato un piccolo podio con tre posti: il primo posto è occupato quando si superano i 10’000 passi).

Il rilevamento dei passi è abbastanza in linea con quello offerto dalla concorrenza più diretta (ad esempio Fitbit Flex): i valori sono leggermente esagerati, ma complessivamente abbastanza affidabili in particolare per quanto riguarda le distanze percorse. Se, infatti, i passi risultano spesso troppi rispetto a quelli che effettivamente si possono aver fatto durante la giornata, la distanza percorsa è abbastanza fedele e rispecchia con un margine d’errore ristretto quella che effettivamente si è totalizzata.

Esiste anche la possibilità di tenere traccia delle ore di riposo, ma non c’è un’analisi del sonno e della sua qualità come avviene in prodotti concorrenti.

(nota: le immagini appaiono più scure in certe zone per via del refresh dello schermo, che viene catturato dalla reflex ma non dall’occhio umano!)

Software

L’applicazione iHeath MyVitals 2 fornita a corredo del dispositivo e scaricabile da Google Play (badge in fondo alla sezione) lascia un po’ a desiderare. Per usare l’applicazione è necessario creare un account gratuito per iHealth Cloud, che permette di mantenere sincronizzati tutti i dati e le misurazioni provenienti dai dispositivi iHealth su tutti i nostri apparecchi con Android e iOS. La procedura di registrazione è molto rapida e semplice; le funzionalità sono piuttosto chiare. Nella barra a scorrimento che compare da sinistra è possibile selezionare la tipologia di prodotto da sincronizzare, nella barra di destra è invece possibile impostare le varie opzioni del dispositivo.

La modalità aereo permette di risparmiare batteria disattivando il Bluetooth sul dispositivo, mentre la modalità guida permette di non contare come passi i movimenti che si fanno mentre si è al volante.

Il design è direttamente riportato dalla versione iOS senza cambiamento alcuno, e questo si accompagna ad alcune scelte discutibili sul modo di presentare le funzionalità (ad esempio la scelta del modello di fitness tracker da sincronizzare) e a qualche errore di traduzione. Si tratta, tutto sommato, di difetti minori che andranno via via sparendo con l’incedere degli aggiornamenti.

A questo proposito, il fatto positivo è che iHealth ha creato un team apposito che si occupa specificamente del mondo Android e sta rilasciando molti aggiornamenti che risolvono mano a mano la maggior parte dei problemi riscontrati.

Nota importante: per far comunicare correttamente lo smartphone con il fitness tracker è necessario non effettuare l’accoppiamento prima di aver aperto l’applicazione, altrimenti comparirà l’errore “nessun dispositivo rilevato” (che potete vedere qui sotto) anche se AM3 è connesso con lo smartphone.

In conclusione

iHealth AM3 è un fitness tracker abbastanza basilare la cui unica aggiunta rispetto a buona parte della concorrenza consta nella funzione di orologio. Per il resto ci troviamo di fronte ad un prodotto al pari della concorrenza, con lo svantaggio però di avere un ingombro non indifferente e un’applicazione che deve ancora maturare. L’aspetto positivo è che è possibile utilizzare il dispositivo in modi differenti (al polso oppure agganciato ai pantaloni con l’apposita clip, cosa che buona parte dei tracker concorrenti non offre. Oltretutto, la possibilità di ricaricare iHealth AM3 con un normalissimo cavo microUSB fa sì che sia quasi impossibile rimanere con la batteria scarica.

Consigliamo iHealth AM3 a chiunque voglia ottenere un buon prodotto con una buona flessibilità pur mantenendo la spesa ridotta. Il rilascio frequente di nuovi aggiornamenti dell’applicazione Android porterà a migliorare la situazione e a limare quegli spigoli che ora sono presenti.

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VOTI

Ergonomia 7
Hardware 6.5
Materiali 7
Batteria 8
Software 6.5
Qualità/Prezzo 7
Esperienza utente 7
Voto Finale

7