Recensione Xiaomi Mi Robot 2 aspirapolvere – Mentre Elon Musk lancia nello spazio profondo la sua Tesla Roadster, Xiaomi non si spinge così all’estremo, ma si dedica a semplificare le nostre piccole fatiche quotidiane. Pur sempre di tecnologia di alto livello si tratta.

Già perché il robot aspirapolvere di cui vi parliamo oggi è l’evoluzione di un prodotto già ben riuscito, che migliora sotto diversi punti di vista e aggiunge anche la possibilità di lavare il pavimento.
Il paradigma è rimasto lo stesso dello Xiaomi Robot Vacuum prima versione: ottime performance e specifiche tecniche al top del mercato ad un prezzo estremamente contenuto rispetto alla concorrenza.

Il nome corretto è: Roborock S50, viene infatti commercializzato con il brand dell’azienda produttrice che fa parte delle controllate da Xiaomi, ma si trova facilmente negli store online come Xiaomi Vacuum Cleaner 2nd generation o comunque con altri riferimenti alla seconda versione del primo robot aspirapolvere del colosso cinese.

Un secondo importante miglioramento è che viene finalmente venduto in una variante global, con presa di ricarica europea e applicazione compatibile con la lingua inglese.
Tutto suggerisce un successo, vediamo quindi lo Xiaomi Mi Robot 2 nella nostra recensione

Video recensione Xiaomi Mi Robot 2 aspirapolvere

Specifiche tecniche

Lo Xiaomi Mi Robot 2 è costruito sulla base della precedente generazione dal quale eredita l’equipaggiamento di sensori e la struttura del meccanismo di aspirazione.

La qualità costruttiva del robot ci è sembrata leggermente inferiore rispetto al modello dello scorso anno, per lo meno nelle plastiche utilizzate per la scocca, non è un caso che nonostante le dimensioni siano leggermente aumentate (35.00 x 9.65 cm vs 34,5 x 8cm) il peso sia diminuito di 300 grammi arrivando a 3,5 Kg.
Nella parte inferiore trovano posto due ruote gommate con sospensioni attive indipendenti e una rotella direzionale che funge da timone.

La basetta di ricarica è decisamente più piccola del precedente modello e carica il robot in circa 4h.

Il cuore pulsante, o meglio rotante, del robot è il suo LDS (laser distance sensor) che ruota a 360 gradi su una torretta, con un refresh rate di 1800 volte al secondo.
Il sensore è in grado di ricreare una mappa dettagliata in 3 dimensioni dell’ambiente che circonda il robot, grazie alla quale potrà calcolare esattamente il miglior percorso da seguire per la pulizia tenendo conto di eventuali ostacoli e punti critici.

Alla torretta LDS si aggiungono una serie impressionante di sensori che permettono al device di non cadere dalle scale, riconoscere il posizionamento della base di ricarica, riconoscere i movimenti, lo stato di riempimento del serbatoio, gli ostacoli sormontabili (fino a 2 cm), velocità di movimento, velocità di rotazione delle spazzole e vari sensori di prossimità installati su una banda collassante che serve per appoggiarsi delicatamente a muri e mobilio.

Sulla parte superiore sono presenti tre tasti: avvio pulizia, pulizia localizzata e rientro alla base di ricarica. Nuovamente dall’alto avrete accesso ad uno sportello che nasconde l’interno del robot e l’alloggiamento per rimuovere il cestino di raccolta.

Il serbatoio è stato ulteriormente ingrandito rispetto allo scorso anno, sale a 0,48L a fronte di 41 L, la batteria invece rimane la stessa da 5200 mAh che permette di pulire per circa 2 ore abbondanti con potenza di aspirazione al 70%.

Il potere di aspirazione ora si spinge fino a 2000 PA, sbaragliando di fatto la concorrenza sulla fascia alta del mercato (il Roomba 980 si ferma a 1700 Pa).

Il flusso di aspirazione passa attraverso un filtro HEPA removibile e lavabile (in confezione ne troverete uno aggiuntivo) mentre il materiale aspirato viene convogliato nella bocca d’aspirazione da una spazzola laterale che ruota orizzontalmente e una spazzola principale che crea un vortice sotto il robot.

Tutti i pezzi di ricambio si possono facilmente trovare sui principali negozi che importano dalla Cina, vi raccomandiamo però pacchetti originali come questo.

Aspira e lava (più o meno)

La più grande novità della seconda versione è però un piccolo serbatoio da 0,14 L che può contenere liquido di lavaggio per pavimenti o acqua e che si va ad installare nella parte posteriore del robot permettendogli di inumidire/lavare i pavimenti appena dopo aver aspirato. 

Procedendo sul suo percorso lo Xiaomi Mi Robot 2, prima aspira con la spazzola laterale e frontale e subito dopo rilascia un sottile strato umido per raccogliere la polvere più sottile.

Si può parlare di lavaggio pavimenti? No assolutamente, la pulizia che riesce a garantire il robot è decisamente alta ma non può sostituire il lavaggio manuale dei pavimenti con mocio e olio di gomito.
I motivi sono diversi ma quello principale è che il robot non può fregare il pavimento ma solo inumidirlo, perciò in caso di macchie persistenti non potrà fare proprio niente se non spanderle ulteriormente in giro per la casa.

Sotto al serbatoio dell’acqua va installato un piccolo panno in microfibra (due in confezione) che si inserisce saldamente attraverso una cerniera e si mette in tensione con una semiluna di straps.
Attraverso due ugelli il liquido del serbatoio va a inumidire il panno per semplice diffusione capillare e di conseguenza il panno umido verrà passato sul pavimento.

Il sistema è davvero ottimo per raccogliere la polvere sottile che l’aspirapolvere non riesce a convogliare nel cestino d’aspirazione e lascia dietro di sé una pulizia accuratissima.
L’abbiamo trovato particolarmente utile perché consente di far operare il robot a potenza media e quindi silenziosamente, ottenendo una pulizia anche superiore al passaggio a massima potenza senza panno umido.

Abbiamo provato a mettere nel serbatoio un filo di detersivo per pavimenti ma il risultato non è stato dei migliori: si crea subito molta schiuma e il pannetto lascerà il pavimento appiccicoso.
Nel secondo tentativo abbiamo inserito mezzo tappo di igienizzante (per esempio Lisoform) e il risultato è stato inaspettatamente ottimo, il pavimento è stato pulito accuratamente ed è rimasto un piacevole profumo di fresco in casa.

Un aspetto importante da tenere presente è che se riempite il serbatoio di gel o similari poi non riuscirete più a risciacquarlo accuratamente, non si può infatti smontare o aprire per essere pulito, potrete solo inserire acqua attraverso il tappo apposito.

Il serbatoio dell’acqua non è enorme, potrà essere efficace per circa 40-50 mq dopodiché dovrà essere ricaricato, allo stesso modo il panno in microfibra si sporcherà dopo circa 40-50 minuti di pulizia, potrete quindi staccarlo e risciacquarlo semplicemente sotto l’acqua corrente.

Come pulisce

Lo Xiaomi Mi Robot 2 opera secondo l’algoritmo SLAM, lo stesso che abbiamo visto sulla prima generazione.
Calcola l’area da pulire e la divide in sottoaree che va a ricoprire con andata e ritorno paralleli dopo averne prima percorso tutto il perimetro, un sistema efficacissimo che non lascia scoperto nemmeno un centimetro quadrato di superficie.

L’algoritmo SLAM è lo stesso che muove i robot aspirapolvere di fascia alta ed è ciò che differenzia una pulizia casuale da una pulizia organizzata. Per capirne il funzionamento basta guardare la mappa sottostante, la linea rappresenta il percorso seguito dal robot durante la pulizia.

La pulizia degli angoli è attenta, il robot non trascura anche gli anfratti dove può passare e i suoi sensori gli permetteranno di non incastrarsi, agevole anche il superamento di tappeti e ostacoli di circa 1/2 cm.

Rimane il problema degli ostacoli sospesi come termosifoni o sanitari: Roborock S50 si incastrerà facilmente dove sussistano altezze da terra variabili, ad esempio la forma a cupola rovesciata del bidet sospeso, inizialmente il robot si avventurerà nella pulizia ma nel punto più basso si bloccherà.
L’aspetto positivo è che in questo caso dopo qualche tentativo segnalerà la criticità e andrà in modalità standby richiamando la vostra attenzione di tanto in tanto.

Il passaggio sui tappeti è stato migliorato e prevede che venga automaticamente aumentata la potenza di aspirazione, nel contempo però è sorto il problema della funzione lavaggio che andrà ad inumidire inesorabilmente anche i tappeti non essendo stata implementata una funzione che ne arresti l’azione.

Fate molta attenzione ai fili elettrici o altro materiale che può essere aspirato, sono ostacoli deleteri per tutti gli aspirapolvere compreso il nostro Roborock S50, dovete avere l’accortezza di preparare il terreno per la pulizia.

L’autonomia è più che buona e permette di coprire circa 200 mq con potenza di aspirazione al 70% (fin abbondante per una normale pulizia), rispetto alla generazione precedente non è cambiato il tempo di operatività, sempre sui 130-140 minuti ma è cambiata la velocità di movimento, ora più blanda soprattutto vicino al mobilio e ai muri.
La conseguenza è che nello stesso tempo coprirete meno superficie, il vantaggio è quello di una estrema delicatezza nell’approccio agli ostacoli.

Mediamente abbiamo verificato circa 1h per pulire 70 mq di una casa con due stanze, un bagno un ampio salone e una cucina.
Più ci sono angoli, mobili e piccole stanze e più la pulizia sarà lenta, vien da sé che i 250 mq di superficie con una carica indicati nelle specifiche ufficiali si riferiscono ad un ipotetico enorme salone senza ostacoli.

Parte smart

Arriviamo finalmente alla parte che più ci interessa, perché legata profondamente con Android (l’app di controllo è compatibile anche con iOS).
Il robot è pensato per essere controllato attraverso l’app Mi Home, disponibile gratuitamente sul Play Store.

Il collegamento avviene inizialmente tramite Bluetooth per poi passare alla rete internet via WiFi.

Abbiamo riscontrato qualche problema nell’associazione con la rete di casa di chi vi scrive, il problema a quanto pare sorge con alcuni ISP ed è legato al DNS.
In particolare la rete WiFi con cui ci sono stati problemi si appoggia ad una connessione satellitare di un provider locale, un caso che comunque non sembra isolato se ci si fa un giro sui forum internazionali di Xiaomi.

Succede che il robot, dopo essersi collegato alla rete WiFi con un indirizzo IP che gli viene normalmente assegnato dal router, non riesce poi ad accedere a internet e quindi non è controllabile attraverso lo smartphone, perdendo buona parte del suo potenziale.

Fortunatamente abbiamo scovato un semplice trucchetto per risolvere la situazione: vi basterà utilizzare un secondo smartphone Android su cui va attivato l’hotspot con lo stesso nome e password della rete WiFi di casa.

Prima di tutto spegnete il vostro router di casa, poi effettuate la configurazione dell’aspirapolvere collegandolo alla rete generata dall’hotspot dello smartphone, tutto funzionerà al meglio.
A questo punto riattivate il router di casa e spegnete l’hotspot dello smartphone Android, in questo modo il robot si collegherà normalmente alla rete di casa.
In pratica l’avrete semplicemente ingannato ma il giochetto funziona benissimo, unica accortezza è quella di impostare come localizzazione “Mainland China” all’interno dell’app Mi Home e selezionare l’inglese come lingua anziché “default” all’interno delle impostazioni per non avere tutta l’app in cinese.

L’app è rimasta la stessa dello scorso anno, ma il nuovo robot ha qualche funzionalità in più, in particolare quella di poter selezionare sulla mappa di casa una particolare area su cui agire.
Molto comoda se volete pulire solo una stanza o un preciso punto, se avete una casa grande può rivelarsi estremamente utile.

Per poter usare la funzione è necessario che il robot abbia visitato in precedenza e mappato l’area che volete pulire, purtroppo se spegnete completamente il robot o scollegate la base di ricarica dall’alimentazione, le mappe precedenti vengono perse, è quindi importante che il robot rimanga sempre in standby.
Non costituisce un problema lasciare la base collegata anche a ricarica completata, infatti in questo frangente l’alimentazione della batteria verrà staccata e l’aspirapolvere prenderà energia direttamente dalla basetta, in questo modo la batteria non verrà continuamente sottoposta a stress.

Potrete poi controllare la potenza di aspirazione scegliendo tra 5 livelli, controllare il movimento del robot attraverso un joystick virtuale, direzionarlo in un preciso punto sulla mappa per una pulizia spot, abilitare la funzione di riconoscimento dei tappeti.
Sono poi disponibili funzioni di pulizia programmata (purtroppo solo modalità standard, non localizzata), selezione del voice pack (solo uno è in inglese), attivazione delle notifiche sullo smartphone, storico delle pulizie e stato di usura/pulizia dei componenti.
Attraverso l’app potrete anche aggiornare il firmware e condividere il device con altri inquilini che così non dovranno rifare tutta la configurazione iniziale del dispositivo.

L’app Mi Home e il plugin per il controllo del Roborock S50 sono disponibili solo in lingua cinese o inglese, dovrete quindi masticare un minimo la lingua, nulla comunque di complicato o difficilmente intuibile semplicemente dalle icone.
Anche il robot parlerà solo in inglese o cinese, ma non è di certo un problema visto che non dovrete fare con lui grandi discorsi, semplicemente comunicherà i comandi acquisiti come ” Starting the cleanup” oppure “Going back to the dock”, e vi avvertirà in caso di problemi “Wheels are suspended. Move the vacuum to a different place”.

In conclusione

Siamo alle battute finali della recensione dello Xiaomi Mi Robot 2 vacuum, disponibile su GearBest a poco più di 400 €.

Si tratta di un prodotto formidabile, migliore del modello precedente per alcuni aspetti e ancora un best buy nonostante il prezzo sia aumentato.
La prima generazione si trova attorno ai 250€ e potrebbe essere una giusta scelta per risparmiare qualcosa senza grosse rinunce, ma se cercate uno dei migliori robot aspirapolvere sul mercato allora il Roborock S50 è certamente ciò che fa per voi.

La funzione di lavaggio è “un di più” non fondamentale ma certamente utile per igienizzare al meglio il pavimento, ideale se avete bambini piccoli che scorrazzano per casa.
Le aggiunte al software sono tutte effettivamente utili e rendono più completa l’esperienza di utilizzo, anche se forse non sono ancora perfette e sufficienti a giustificare l’investimento ulteriore per il nuovo modello.

I difetti che abbiamo riscontrato sono per lo più imperfezioni: l’impossibilità di arrestare il flusso del lavaggio sui tappeti, la tendenza ad incastrarsi sotto sanitari sospesi o termosifoni, la mancanza di funzioni di pulizia programmate stanza per stanza.
Sarebbe fantastico poter suddividere la casa in diverse aree e programmare una pulizia per ogni area, chissà che questa feature possa venire aggiunta in futuro.