Cheg Mingyong, durante l’OPPO Inno Day 2019, ha dichiarato che la compagnia investirà 50 miliardi di yuan, circa 6.4 miliardi di euro, in una pletora di nuovi dispositivi. Il CEO guiderà OPPO nella produzione di prodotti legati alla connettività 5G/6G, intelligenza artificiale, realtà aumentata, dispositivi wearable e altre tecnologie.

Nel 2020 OPPO utilizzare la nuova tecnologia di ricarica wireless VOOC da 30 W

La stragrande maggioranza degli utenti muniti di smartphone utilizza ancora oggi il classico cavetto per ricaricare il proprio dispositivo, sfruttando la classica basetta di ricarica solo sulla scrivania o sul comodino, quando sa di non aver bisogno di una ricarica rapida.

Tutto questo è in procinto di cambiare grazie ad OPPO e alla tecnologia di ricarica rapida VOOC da 30 W. Secondo quanto dichiarato dalla compagnia cinese, con il supporto a 30 W sarà possibile ricaricare una batteria da 4000 mAh in circa 80′, ovviamente in modalità wireless (o ad induzione, per i puristi della terminologia).

oppo inno day 2019

Considerando che OPPO, OnePlus, Realme e Vivo fanno tutti parte del gruppo BBK Electronics, in futuro potrebbe essere possibile che la tecnologia di OPPO troverà posto anche in alcuni smartphone delle sopracitate aziende, ma è ancora presto per dirlo.

Attualmente la tecnologia VOOC da 30 W è data come in arrivo per il 2020, ma non sappiamo quale sarà il primo smartphone ad integrarla.

L’OPPO Reno 3 Pro 5G utilizzerà il nuovo Qualcomm Snapdragon 765G

L’OPPO Reno 3 Pro 5G lo avevamo già visto in questo rumor e sembra proprio che il nuovo smartphone sarà basato sullo Snapdragon 765G, cosa che lo renderà in grado di gestire connettività 5G dual-mode (SA/NSA). Assieme al SoC di Qualcomm, lo smartphone dovrebbe integrare un pannello AMOLED da 6,5 pollici, 8 GB di RAM ed una fotocamera posteriore da ben 60 MP.

Ancora non si hanno notizie certe per quanto riguarda la data di ufficializzazione del telefono, ma è probabile che non manchi tanto.

OPPO si butta nel settore della realtà aumentata con i nuovi AR Glasses

Seguendo una strategia ormai comune a tutte le aziende hi-tech, anche OPPO sta puntando a diversificare il proprio portfolio di prodotti per essere competitiva in più campi. I nuovi OPPO AR Glasses sono diretta conseguenza di questo cambio di passo, e per la prima volta proiettano l’azienda in un settore in cui non aveva ancora mai annunciato alcun prodotto.

A vedersi sembrano classici occhiali per la realtà aumentata che, fra le tante cose, dovrebbero anche supportare l’audio surround 3D, almeno da quanto dichiarato dall’azienda durante la conferenza “Inno Day 2019”. Il paio di occhiali AR integra varie modalità di interazione che permettono anche l’utilizzo combinato di gesti e voce, con un pacchetto software che include applicazioni e giochi.

Le poche informazioni circa la scheda tecnica parlano di due telecamere fisheye, un sensore ToF, una fotocamera frontale a risoluzione HD e due tasti per comandare alcune funzioni che non sono state mostrare.

Gli occhiali AR di OPPO sarebbero più sottili e leggeri degli Hololens, attualmente il prodotto più importante sul mercato, e verranno ufficialmente commercializzati nel Q1 2020 ad un prezzo non ancora noto.

OPPO ha in cantiere uno smartwatch e un nuovo paio di cuffie true wireless

Durante l’OPPO Inno Day 2019, l’azienda cinese ha mostrato velocemente anche un nuovo smartwatch e un paio di cuffie true wireless. Come abbiamo visto per quanto riguarda gli occhiali AR, anche in questo caso non sono presenti molte informazioni tecniche per quanto riguarda i due dispositivi.

Levin Liu, Vice Presidente di OPPO, si è limitato a mostrare qualche immagine dei nuovi prodotti e che le cuffiette true wireless utilizzeranno l’assistente digitale proprietario per comandare alcune funzioni.

Lo smartwatch dovrebbe essere commercializzato a partire dal Q1 2020 e potrebbe integrare il supporto alla eSIM, mentre mancano informazioni aggiuntive per la data di rilascio delle cuffie.

OPPO annuncia un nuovo CPE con connettività 5G

Assieme alla grande mole di prodotti che abbiamo visto finora, OPPO ha speso qualche parola anche per mostrare il nuovo dispositivo CPE con connettività 5G. Il CPE (Customer Premise Equipment) è un dispositivo elettronico che può essere utilizzato come terminale per le connessioni internet.

Al suo interno è presente il chip Qualcomm Snapdragon X55 con tanto di supporto SIM per garantire la connettività 5G a centinaia di dispositivi diversi, il che lo rende perfetto anche per la gestione delle comunicazioni in ambienti ricchi di prodotti IoT.

Anche questo, come gli occhiali AR, lo smartwatch e le cuffie true wireless, sarà commercializzato nel Q1 2020 ad un prezzo non ancora noto.

OPPO mostra il primo smartphone con fotocamera frontale sotto il display

Se gli smartphone di questi ultimi anni hanno sfruttato e utilizzato in tutti i modi la tecnologia che permette di inserire fotocamere frontali all’interno del display, all’OPPO Inno Day 2019 il colosso cinese mostra il primo smartphone con fotocamera nascosta sotto il display.

A primo impatto la fotocamera frontale sembra essere completamente invisibile, soprattutto in presenza di sfondi o immagini con colori particolarmente scuri, ma le cose cambiano quando si visualizzano immagini con colori piuttosto chiari.

In questo caso è possibile notare un piccolo riquadro ad indicare la presenza del modulo al di sotto del display, nella posizione che oggigiorno viene occupata dai classici sensori con notch a goccia.

Ovviamente si tratta di un prototipo e non di un dispositivo pronto alla commercializzazione, ma è innegabile che il risultato di OPPO ha dell’incredibile. Non ci è dato sapere come funzionerà o come saranno le foto scattate con il sensore frontale, ma è probabile che entrerà in azione anche una importante componente software per “pulire” la foto da eventuali imperfezioni.

OPPO è pronta a produrre i propri chip già dal 2020

L’indipendenza di approvvigionamento è essenziale per ogni azienda, a maggior ragione se impegnata nella produzione di dispositivi di massa come gli smartphone. Ne è convinto anche Liu Chang, Vice Presidente di OPPO, che all’Inno Day 2019 annuncia la capacità dell’azienda cinese di produrre una propria linea di processori.

Gli ultimi rumor danno il chip OPPO M1 come il primo SoC prodotto dalla compagnia e ci si aspetta che lo vedremo presente in diversi smartphone previsti per il MWC 2020. La creazione di una propria linea di chip permette all’azienda di abbattere i costi di approvvigionamento da aziende esterne (quasi sempre Qualcomm e MediaTek), e di valutare anche la possibilità di commercializzarli ad altre aziende.

Il primo smartphone pieghevole di OPPO avrà un OS “adattabile”

Sono molte le aziende che hanno in cantiere uno smartphone pieghevole e OPPO è una di queste. Qualche settimana fa vi avevamo parlato di questo interessante brevetto di OPPO, ma il CEO non ha preferito parlarne limitandosi unicamente ad annunciare che il proprio smartphone pieghevole avrà un “OS adattabile” alle richieste dell’utente, che vuol dire tutto e niente.

Secondo Liu i dispositivi pieghevoli sono il futuro del mercato degli smartphone, ragion per cui OPPO continuerà ad investire tempo e risorse per lo studio e lo sviluppo di tecnologie utili in questo senso.