Alla fine dello scorso anno NVIDIA ha lanciato due nuovi modelli della gamma SHIELD, uno dei quali è basato su una versione a 32 bit di Android TV.

Si è infatti scoperto che NVIDIA SHIELD TV 2019, dotato di 2 GB di RAM (invece di 3 GB, come il modello più prestante), pur avendo un processore che supporta la tecnologia a 64 bit, sfrutta quella a 32 bit, generando tra gli utenti non poche preoccupazioni per quanto riguarda le possibili limitazioni.

Sul sito del produttore c’è un elenco di giochi che non possono girare su NVIDIA SHIELD TV 2019 (lo trovate qui) ma il problema è relativo alla RAM: si tratta, infatti, di titoli che ne richiedono 3 GB.

Diverso è il discorso relativo all’emulatore Dolphin, i cui sviluppatori hanno spiegato che è necessaria una CPU a 64 bit perché è troppo difficile mantenere la compatibilità con tutte le architetture a 32 bit.

Se vi state chiedendo il motivo per cui NVIDIA abbia deciso di apportare tale limitazione, la risposta dell’azienda è semplice: l’obiettivo era quello di immettere sul mercato un dispositivo più economico, capace di supportare tutte le app Android TV e senza influire sull’esperienza per la stragrande maggioranza degli utenti.

In sostanza, eccezion fatta per l’emulatore Dolphin e i giochi di cui abbiamo parlato sopra, chi acquisterà NVIDIA SHIELD TV 2019 non dovrebbe affrontare ulteriori rinunce. E per i più esigenti c’è sempre il modello più prestante e costoso.