I tracker di Tile sono tra i più conosciuti in circolazione e rientrano tra gli oggetti “salvavita” che un tecnomaniaco-smemorato impiega poco a ritenere indispensabile.

Proprio questa tipologia di utenti potrebbe gioire per l’accordo raggiunto tra Tile e diversi produttori di chip Bluetooth tra cui Qualcomm, Toshiba, Silicon Labs e Dialog.

Questo significa che una qualsiasi azienda che intende produrre un qualunque gadget potrà abilitare senza particolari complicazioni la tecnologia di Tile già  in fase progettuale, naturalmente a patto che utilizzi un chip Bluetooth di uno dei produttori interessati dall’accordo.

Già nel 2018 la tecnologia della società dei tracker Bluetooth ha preso posto nelle cuffie Venue di Skullcandy e nelle SoundSport Wireless di Bose, mentre quest’anno salirà a bordo dei prodotti di Sennheiser Sol Republic, Plantronics e Anker. Tile tuttavia è impegnata anche in altri settori, come quello sanitario.

Implementare in modo nativo una tecnologia rodata e apprezzata pressoché all’interno di qualsiasi oggetto sarebbe un bel plus, non trovate?