Lo scorso 16 marzo ha preso il via la sperimentazione del 5G, il cui processo ha interessato 5 città italiane. Tutto parte dal bando relativo ai progetti per lo sviluppo del 5G pubblicato sul sito del Ministero dello Sviluppo economico.

Le città che prendono parte al progetto sono Milano, Prato, Bari, Matera e L’Aquila. La scelta è ricaduta su queste 5 in ragione della loro posizione geografica, nonché della disponibilità di frequenze nella banda 3, 7-3 e 8, che saranno le bande principali nell’ambito della sperimentazione del 5G.

Il Comune di Torino, comunque, non è rimasto a guardare, tant’è che già prima che la gara portasse alla selezione delle 5 città menzionate, aveva concluso un accordo con TIM, grazie al quale già entro il 2018 verrà portata avanti la prima sperimentazione della nuova rete in un contesto metropolitano.

Un’altra tappa significativa del processo è legata alla data dello scorso 20 settembre, quando il MISE ha individuato le realtà incaricate dello sviluppo del 5G nelle aree metropolitane selezionate. Vodafone si è aggiudicata il bando pubblico relativo alla città di Milano, mentre Wind Tre e Open Fiber si occuperanno di Prato e L’Aquila. Infine, a Bari e Matera toccherà a Fastweb, TIM e Huawei.

Il 5G non va inteso come una banale evoluzione del 4G, si tratta piuttosto di una tecnologia grazie alla quale nasceranno numerosi servizi innovativi, incidendo così in maniera significativa sulla vita di tutti i giorni dei cittadini e portando alla nascita della cosiddetta industria 4.0.

I progetti che verranno portati avanti riguardano gli ambiti più disparati, dalla smart city alla sicurezza pubblica, passando per la sanità 5G e la citata industria 4.0, senza dimenticare nuove possibilità di monitoraggio dell’ambiente, realtà virtuale, automotive, mobilità e sicurezza stradale. La tecnologia verrà sfruttata per valorizzare al meglio ciascun ambito territoriale, investendo sulla cultura, sulla smart agricolture e sul turismo.

Le cinque città in cui la sperimentazione verrà portata avanti faranno da apripista per il resto del Paese, iniziando per prime a trarre i benefici di tutti i servizi innovativi resi possibili dal 5G. Andiamo allora a scoprire quali progetti verranno sviluppati in ciascuna delle 5 città.

BARI

La città di Bari è stata scelta come sede di uno dei primi porti italiani 4.0. La scelta è ricaduta su Bari per la posizione strategica del suo porto, da sempre crocevia dei traffici col Medio Oriente e con i Balcani, nonché terminale del “Corridoio paneuropeo VIII” che parte da Bari passa per Durazzo, in Albania, attraversa la Macedonia e termina a Varna, in Bulgaria.

La nuova rete sarà la base grazie alla quale l’Internet of Things introdurrà innovazioni tali da garantire miglioramenti in termini di sicurezza, controllo degli accessi e logistica.

MATERA

La città di Matera, storico polo culturale nonché capitale della cultura europea 2019, vedrà la realizzazione di progetti per la ricostruzione virtuale di siti archeologici e musei e la nascita di geomusei virtuali.

PRATO

La città di Prato sfrutterà le caratteristiche del 5G, ovvero velocità di trasmissione, bassa latenza ed elevata affidabilità, per far nascere le industrie 4.0. Il 5G sarà fondamentale per portare innovazioni in molteplici ambiti, dall’efficienza energetica ai sistemi di diagnostica delle macchine, dalla gestione del personale al controllo dell’energia distribuita.

A Prato nascerà un circuito di videosorveglianza cittadina avanzato: telecamere ad alta risoluzione e connessione 5G verranno usate per il riconoscimento automatico di volti, persone e targhe.

Le nuove tecnologie avranno il compito di rendere smart anche l’assistenza sanitaria: l’e-Health sfrutterà il 5G per la creazione di servizi personalizzati, dando vita a relazioni interattive medico-paziente.

L’AQUILA

Wind Tre ha delineato i principali obiettivi che verranno perseguiti nel comune di L’Aquila. Essi comprendono la valorizzazione dei beni culturali grazie alla realtà virtuale ed aumentata; la creazione di una rete di sensori e droni per il monitoraggio e la rilevazione di danni e movimenti degli edifici; un sistema di Telemedicina, con Smart Glasses per consulti medici a distanza, monitoraggio da remoto di pazienti e consegna di farmaci tramite una rete di droni. Inoltre, il 5G verrà sfruttato per la mobilità: i veicoli connessi garantiranno un più elevato livello di sicurezza stradale. Infine si parla di Law Enforcement: Polizia e Vigilanza Privata potranno sfruttare Smart Glasses e droni dotati di telecamere ad alta risoluzione, operando in connessione con la Centrale Operativa.

TORINO

Torino punta allo scettro di capitale italiana dell’innovazione: sarà la prima città della penisola e tra le prime in assoluto a livello europeo ad utilizzare la rete mobile 5G.

TIM punta in primo luogo allo sviluppo della realtà virtuale, grazie alla quale la città accrescerà il proprio fascino agli occhi dei turisti e il proprio appeal verso le startup. La virtual reality diventerà strumento fondamentale per la promozione della cultura del territorio.

Comune di Torino e TIM hanno mostrato una prima concreta applicazione del progetto “Torino 5G” in occasione dell’evento View Conference 2017, offrendo ai visitatori la possibilità di visitare, grazie alla realtà virtuale, le sale del Parlamento Subalpino, del Museo del Risorgimento e delle Gallerie Pietro Micca.

Anche a Torino i droni, grazie al 5G, avranno in futuro un ruolo di grande rilevanza nel controllo e monitoraggio della città.

La nuova rete permetterà la connessione fino a 100 mila terminali per cella, prestazioni ad elevata affidabilità per le attività più delicate come la sicurezza pubblica e la e-Health. Il 5G sarà fondamentale per sfruttare soluzioni innovative in materia di robotica, realtà virtuale e aumentata, sanità, ambiente e sistemi di logistica self driving.

La nuova rete consentirà anche di abbattere i consumi con la realizzazione di sensori ed oggetti alimentati da batterie a lunga durata (oltre 10 anni).

MILANO

Per i progetti relativi alla città di Milano vi rimandiamo ad un nostro precedente articolo.

Le premesse, leggendo questi progetti, sembrano davvero eccellenti. La speranza è che il futuro non ci riservi un’ulteriore e più ampio Digital Divide tra le città italiane (la situazione attuale non è delle migliori, ci sono zone della penisola dove la copertura è ancora pessima). L’avanzamento della tecnologia non deve essere fine a se stesso, deve poter garantire benefici reali e concreti nella vita delle persone e questi benefici dovrebbero essere a disposizione di tutti.