Non solo Samsung Galaxy Note 20 e Samsung Galaxy Note 20 Ultra 5G sono realizzati con materiali differenti, ma montano anche due pannelli con caratteristiche tecniche molto diverse. Infatti, mentre il modello Samsung Galaxy Note 20 monta un pannello con refresh rate a 60 Hz, lo smartphone Samsung Galaxy Note 20 Ultra 5G può spingersi fino a 120 Hz.

Un display unico al mondo

La particolarità del display di quest’ultimo smartphone è che si tratta del primo display al mondo con refresh variabile da 10 a 120 Hz. Samsung Display etichetta questo particolare componente come “Adaptive Frequency” OLED display, in grado di modulare in maniera automatica il refresh rate in base all’utilizzo dello smartphone.

Può infatti raggiungere 120 Hz in fase di gaming, scendere a 60 Hz durante la visione di un video oppure mentre si naviga sul web, arrivare a 30 Hz mentre si invia un messaggio e addirittura a 10 Hz guardando un’immagine statica.

La modulazione del refresh rate permette al dispositivo di gestire in maniera certosina i consumi della batteria dove, al refresh più basso, arriva ad utilizzare il 60% dell’energia normalmente richiesta per funzionare, mentre in generale l’energia consumata durante l’utilizzo normale dovrebbe essere inferiore del 22%.

Come viene sottolineato a Ho-Jung Lee, Vice Presidente di Samsung Display, “La nostra tecnologia Adaptive Frequency dovrebbe migliorare notevolmente l’esperienza dell’utente calibrando le frequenze di aggiornamento in linea con i requisiti di un’applicazione specifica e allocando in modo più preciso la potenza disponibile“.

È molto probabile che la tecnologia di Samsung Display verrà implementata anche su altri terminali Samsung nel corso dei prossimi mesi, dove il suo arrivo sui medio gamma potrebbe offrire alla compagnia un vantaggio strategico molto importante.