Il Chromecast, presentato poche settimane fa, è un dispositivo estremamente interessante e può essere utilizzato in più di un modo. Un aspetto che sicuramente lo rende ancora più attraente è il prezzo, contenuto in soli 35$. I problemi però non mancano e vanno dall’irreperibilità (il prodotto è andato in sold out) fino alla scarsa possibilità di intervenire sul sistema. Alcuni potrebbero anche avanzare problemi “etici” legati alla libertà degli utenti. A porre una soluzione a tutto c’è PiCast, un progetto open source davvero interessante.

PiCast è stato ideato da Lance Seidman, uno sviluppatore che ha pensato di utilizzare una Raspberry Pi per riprodurre il comportamento del Chromecast. Il progetto è open source e, al momento attuale, richiede parecchio lavoro per essere reso operativo, oltre al fatto che è compatibile solamente con YouTube e con la navigazione web.

Per spiegare in poche parole come funziona, è necessario installare una serie di software sulla Raspberry Pi e quindi installare PiCast sul proprio dispositivo. A questo punto è possibile inviare i contenuti alla Raspberry Pi utilizzando PiCast.

Il progetto, anche se ancora ad uno stadio acerbo dello sviluppo e con supporto ad un numero estremamente limitato di funzioni, è veramente interessante perchè può essere espanso e modificato a piacere dagli utenti e permette un maggiore grado di libertà, oltre al fatto che non passa per i server di Google e, quindi, dà un po’ di privacy in più. Gli sviluppi futuri, una volta che il processo di installazione e messa in opera sarà reso più semplice, possono essere davvero incredibili e rendere questo progetto utile per miriadi di scopi diversi, dall’intrattenimento nel salotto fino al digital signage e alle presentazioni.

L’altro aspetto interessante è che il costo della Raspberry Pi è identico a quello del Chromecast, dunque chiunque abbia un minimo di intraprendenza e voglia di “sporcarsi le mani” può acquistare una board e sperimentare da sé PiCast.

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