Se nel 2015 la percentuale di smartphone dotati di lettore di impronte digitali era “solamente” del 20%, gli analisti di mercato prevedono che il prossimo anno uno smartphone su due utilizzerà questa tecnologia. Già nel corso del 2016 la percentuale dovrebbe attestarsi al 40%, grazie soprattutto al calo del costo dei lettori.

Nella seconda metà di quest’anno infatti il prezzo di un lettore di impronte digitali è sceso sotto i tre dollari rendendo sempre più conveniente la loro integrazione anche in dispositivi di fascia bassa. I principali produttori di Cina e Taiwan, ovvero Egis Technology (Egistec), Elan Microelectronics, FocalTech Systems, Goodix Technology e Silead, hanno ottimizzato i processi produttivi e pur restando concentrati sul mercato cinese, che dovrebbe richiedere circa 500 milioni di smartphone nel 2016, sono in grado di garantire la fornitura di lettori di impronte digitali anche a produttori internazionali.

Nel 2017 le consegne di lettori prodotti tra Cina e Taiwan dovrebbero raddoppiare, accelerando quindi l’adozione di questo piccolo ma ormai indispensabile componente su un numero sempre maggiore di smartphone. Trovate che il lettore di impronte digitali sia comodo o non ne vedete una particolare utilità?

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