In occasione dell’Intel Developer Conference, che si sta tenendo in questi giorni a San Francisco, Intel ha annunciato di aver siglato un accordo con ARM, la compagnia inglese che domina il mercato dei processori mobili. Il colosso californiano produrrà chipset basati sull’architettura ARM nelle proprie fonderie, compensando così il calo di produzione derivante dalla minor richiesta di processori per personal computer.

Si tratta dunque di una mossa strategica con la quale Intel apre i propri stabilimenti a partner di terze parti, che approfitteranno anche delle linee produttive a 10 nanometri. Oltre all’accordo con ARM, infatti, Intel ha stretto accordi commerciali per produrre chip per LG Electronics, Netronome e Spreadtrum.

L’accordo sembra quasi un segno di resa da parte di Intel che ha indubbiamente perso il treno nel mercato dei chipset per dispositivi mobili, dove ARM la sta facendo indubbiamente da padrona e Intel riesce a ottenere un discreto successo solamente nel mercato dei tablet 2 in 1.

La mossa di Intel potrebbe però portare a nuovi e vantaggiosi accordi, specialmente con Apple che è perennemente alla ricerca di chipmaker ai quali affidare la produzione dei processori per iPhone e iPad. Quest’anno il colosso di Cupertino ha stretto un accordo con TSMC per la produzione dei nuovi A11 che animeranno gli iPhone del 2016, quindi Intel dovrà mettersi in coda e attendere l’occasione propizia per assicurarsi una partnership molto proficua.