Sembra che siano finiti gli anni di lotte inutili in cui i colossi della tecnologia passavano più tempo nelle aule di tribunale con azioni legali legate ad infrazione di brevetti che cercando nuove soluzioni per primeggiare nei confronti degli altri produttori. Negli ultimi anni, per fortuna, stiamo assistendo ad una inversione di tendenza e molti contendenti stanno cercando soluzioni extra giudiziali, evitando di sperperare fiumi di dollari in avvocati.

La stessa Apple, dopo l’arrivo di Tim Cook. si è dimostrata meno propensa al ricorso alle aule di tribunale e Google sta cercando di stringere accordi e gestire in maniera più intelligente i propri brevetti. L’ultima tregua vede come protagonisti proprio il colosso di Mountain View e Microsoft che hanno chiuso 18 azioni legali legate a brevetti, incluse alcune che coinvolgevano anche Motorola, che erano ancora in corso negli Stati Uniti ed in Germania.

Microsoft dichiara che questo non esclude future azioni legali mentre Google continua con la sua strategia volta a difendere i propri brevetti, senza utilizzarli contro i concorrenti. I due contendenti hanno dichiarato che collaboreranno su alcune questioni riguardanti alcuni brevetti e lavoreranno insieme in aree comuni che porteranno indubbi benefici agli utenti.

A questo punto possiamo augurarci che siano finite le cosiddette “patent wars” che hanno visto lo spreco di fiumi di denaro che avrebbero potuto essere investiti in maniera migliore. purtroppo finché ci sarà la possibilità di brevettare anche i gesti quotidiani ci saranno sempre i patent trolls che cercano di monetizzare ai danni di qualcuno, quindi speriamo che soprattutto negli Stati Uniti il legislatore intervenga per evitare che simili dispute possano iniziare.

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