Guai a finire i GB di traffico dati sullo smartphone: è questo il pensiero di un ragazzo su due tra gli 11 e i 25 anni, stando all’ultima ricerca di TIM realizzata con Skuola.net. Scopriamo meglio come vivono il mondo di internet da smartphone i ragazzi.

Punto chiave di un’offerta telefonica è l’ammontare di GB disponibili: lo dicono il 79% dei 15 mila ragazzi intervistati, quasi 8 su 10, e se il traffico finisce per il 46% scatta l’ansia per il rinnovo dell’offerta (l’8% acquista immediatamente traffico supplementare).

Ma i GB non sono tutto, e la qualità della rete è altrettanto fondamentale: ben volentieri – il 71% – si sceglie una rete più veloce ed affidabile, anche se ciò richiede di rinunciare a qualche GB; anche perché, altrimenti, si può generare del vero e proprio disagio: il 62% dice di sentirsi infastidito ma paziente quando la rete va a singhiozzo, il 20% va su tutte le furie. Se invece manca proprio la rete dati, il 17% va subito nel panico mentre il 45% dice di essere un po’ a disagio.

Necessità che spingono i giovani a cambiare operatore molto di frequente, inseguendo sempre l’offerta migliore: il 53% degli intervistati ha cambiato operatore negli ultimi 24 mesi, e i motivi sono, in ordine di importanza, più GB e minuti di chiamate, costi meno elevati e rete più affidabile.

I GB, nella maggior parte dei casi, non mancano: quasi 2 ragazzi su 3 ne ha a disposizione almeno 10 al mese, ma circa il 13% sostiene di dover in ogni caso gestirli con attenzione per non rischiare di terminarli.

I social network sono la prima fonte di consumo del traffico dati, con Instagram che la fa da padrone. Subito dopo la messaggistica (WhatsApp e simili) e i servizi di streaming musicale.