Un chip Bluetooth in grado di funzionare senza batteria: è questo l’ultimo prodotto sviluppato dall’azienda Wiliot e grazie al supporto finanziario di colossi tecnologici del calibro di Amazon e Samsung, pronto a rivoluzionare come ci interfacciamo con gli oggetti.

Il dispositivo è essenzialmente un tag RFID (radio-frequency identification) in grado di funzionare senza bisogno di una batteria perché assorbe e converte l’energia necessaria al funzionamento dalle onde elettromagnetiche che lo circondando (Wi-Fi, Bluetooth, onde radio); il chip, gestito da un processore ARM, è in grado di ospitare differenti sensori, come ad esempio sensori di pressione o di temperatura, e di inviare le informazioni tramite Bluetooth ad uno smartphone o ad un PC.

L’utilizzo pratico di un prodotto di questo tipo potrebbe davvero rivoluzionare il nostro rapporto con gli oggetti, oltre che quello tra oggetti stessi: immaginate prodotti che contengono al loro interno il manuale di istruzioni scaricabile tramite Bluetooth per un tempo indefinito, oppure un oggetto in negozio che senza bisogno di etichette può dirci tutto su di sé, o ancora la bottiglia di latte che informa il frigo quando sta per finire.

Le possibilità d’uso di una tale tecnologia sono molteplici e sicuramente ve ne sarà venuta in mente qualcuna di diversa dagli esempi sopra, come ad esempio tracciare un oggetto smarrito senza preoccuparsi che una volta terminata la batteria questo sia perso per sempre.

Wiliot, forte dei 50 milioni di dollari raccolti, spera di poter iniziare la distribuzione di questo nuovo chip già quest’anno, arrivando a regime nel 2020. Che ne dite di questo nuovo prodotto? Sicuramente, una parte importante del suo possibile successo sarà il prezzo.