Oltre a vietare la distruzione di beni durevoli invenduti, la Commissione europea ha definito un piano per il “diritto alla riparazione” per i dispositivi elettronici come smartphone, tablet e laptop, con l’obbiettivo di contrastare l’obsolescenza prematura di questi oggetti per rendere l’Europa climaticamente neutra entro il 2050.

L’iniziativa punta a ridurre l’uso delle risorse e di conseguenza l’impatto ambientale estendendo la vita di questi prodotti attraverso misure che incoraggiano la progettazione e la produzione di dispositivi facilmente aggiornabili, riparabili e riciclabili, visto che molti prodotti si guastano facilmente diventando precocemente rifiuti elettronici.

La Commissione europea promuove la riusabilità e la riparabilità

Il piano d’azione della Commissione europea intende istituire un’iniziativa per promuovere una maggiore durata dei prodotti attraverso la riusabilità e la riparabilità, nonché la possibilità di aggiornarli sia nelle componenti hardware che software per evitare l’obsolescenza prematura, inoltre, la Commissione desidera fornire ai consumatori dell’UE informazioni affidabili circa la riparabilità e la durata dei prodotti per consentire loro di effettuare scelte più ecologiche.

Unione Europea

La Commissione sta inoltre pianificando nuove misure normative sui caricabatterie per smartphone e altri dispositivi simili riprendendo l’idea del caricabatterie universale in modo da semplificare la vita ai consumatori oggi possessori di numerosi device e per sostenere l’ambiente riducendo il numero di rifiuti elettronici.

Oltre al ritorno alle batterie sostituibili negli smartphone, la Commissione sta anche valutando un piano per restituire o rivendere vecchi smartphone, tablet e caricabatterie in tutta l’Unione Europea.