Secondo quanto riportato da International Business Times (IBTimes) sta circolando una nuova truffa su uno dei più popolari sistemi di messaggistica, ossia WhatsApp.

Lo scopo dei malintenzionati è quello di rubare dati sensibili come PIN, dati bancari e credenziali di accesso: per farlo inviano software dannosi mascherati da documenti; per essere più precisi, dato che a quanto pare tutto ciò ha avuto origine in India, i documenti “incriminati” proverrebbero, o meglio, questo è quello che vi si vuole far credere, da enti governativi indiani, la NDA (National Defense Academy) e la NIA (National Investigation Agency).

Usando questi software è possibile che vi vengano poi rubati diversi dati sensibili, senza nemmeno che ve ne accorgiate: i file in questione sono mascherati da file Microsoft Excel e si chiamano “NDA-ranked-8th-toughest-College-in-the-world-to-get-into.xls” e “NIA-selection-order-.xls“.

Anche se la riteniamo un’eventualità difficile, qualora vi capitassero file così denominati non apriteli assolutamente, nemmeno se provengono da contatti fidati.