I ricercatori del Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory del MIT hanno scoperto un modo per caricare molto più velocemente i siti web senza dover avere una connessione più veloce e senza sostanziali modifiche al codice: il framework che realizza questo “miracolo” si chiama Polaris e crea un grafo di dipendenza sugli elementi che devono essere caricati all’apertura del sito.

In questo modo viene determinato esattamente quando ogni singolo oggetto deve essere caricato, andando a minimizzare il tempo totale di caricamento; il team ha spiegato il funzionamento del sistema con un semplice esempio: quando andiamo a visitare una città potrebbe capitare di scoprire altre città che sarebbe stato bello visitare prima di tornare a casa. Visitare diverse città senza informazioni preliminari ci obbliga a seguire un certo percorso di visita, passando da una all’altra in una sorta di zig zag basato su come abbiamo scoperto una certa città lungo la strada. Se invece qualcuno ci avesse fornito una lista di città per tempo, avremmo potuto studiare il miglior percorso per poterle visitare tutte limitando al minimo il tempo perso.

Polaris ha già avuto modo di mettersi alla prova nel mondo reale, su siti come Weather.com o sul sito del New York Times; in un mondo sempre più tecnologico, spesso con connessioni internet non all’altezza delle potenzialità della piattaforma (e in alcune zone d’Italia possiamo reputarci un esempio lampante), la velocità di accesso alle informazioni è un punto cruciale ed estremamente importante.

Secondo una ricerca effettuata da Amazon, il ritardo nel caricamento si tramuta in una perdita oggettiva di ricavi economici: il gigante dell’e-commerce ha infatti stimato come per ogni 100 millisecondi di ritardo venga perso l’1% di profitto. Risulta lampante quindi come una tecnologia in grado di velocizzare il caricamento di un terzo sia qualcosa di estremamente auspicabile.

Le ripercussioni di tutto questo sarebbero importanti anche nel mondo mobile, dove le reti sono spesso meno stabili e potenti di quelle “fisse”: voi cosa ne pensate?

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