Samsung è stata la prima azienda a mettersi al lavoro sulla velocissima memoria UFS 3.0 di prossima generazione destinata a smartphone e tablet, ma ora non è più la sola grazie alla concorrenza giapponese di Toshiba, che ha iniziato a produrre i suoi primi chip fatti in casa.

La memoria dedicata all’archiviazione prodotta da Toshiba offrirà velocità in lettura fino al 70% superiori alla precedente UFS 2.1 mentre in scrittura arriverà a ben l’80% in più. Toshiba sta producendo solamente chip da 128 GB, ma verso Marzo ha intenzione di crearne da 256 e 512 GB: questa è davvero una bella notizia per tutti, dato che significa che il mercato andrà verso l’eliminazione dei tagli da 64 e 32 GB, che non sono nemmeno stati presi in considerazione dall’azienda.

Bisogna ricordare però che i dispositivi di fascia medio bassa utilizzano ancora il vecchio standard eMMC e che nessuno ha ancora smesso di produrre piccoli tagli di memoria di questo tipo; d’altro canto potremmo vedere uno spostamento da eMMC a UFS 2.1 per questi dispositivi in seguito al naturale abbassamento del prezzo che questo standard dovrebbe subire con la diffusione della memorie UFS 3.0.