L’assistente vocale Amazon Alexa è stata studiata per essere brava ad ascoltare, in quanto deve essere pronta a percepire la parola che serve come attivazione (che sia “Alexa”, “Echo” o “Computer” non fa alcuna differenza).

Proprio questa caratteristica, tuttavia, genera non poca preoccupazione per quanto riguarda la privacy: sono in tanti, infatti, a temere che l’assistente di Amazon possa essere usata per spiare gli utenti.

Ed a sostegno di tale ipotesi è arrivata una sorta di conferma dai ricercatori della società di sicurezza Checkmarx, che hanno trovato un modo per convincere Amazon Alexa ad ascoltare e inviare una trascrizione di tutte le conversazioni che registra durante l’intercettazione, il tutto senza limiti di tempo (ciò attraverso un’apposita Skill che riesce ad aggirare i limiti imposti dal produttore).

Il team di Checkmarx  ha avvisato Amazon di questo exploit all’inizio di aprile e il produttore ha confermato allo staff di CNET di avere già risolto il problema.