AGCOM ha appena pubblicato il documento Focus Bilanci relativo all’operato dei maggiori operatori telefonici, prendendo in esame una grande mole di dati raccolti dal 2014 al 2018. Il documento si apre prendendo in considerazione l’aspetto occupazionale e i ricavi. Si evince come il ricavo delle maggiori imprese impegnate nel settore dei servizi di comunicazione elettronica segni una importante flessione rispetto ai dati del 2014.

Nello specifico il valore complesso dei ricavi del 2018 è pari a 30,6 miliardi di euro che equivale ad un -2,6% rispetto al 2014, con una fluttuazione annuale negativa dello 0,6%. TIM mostra una riduzione di ricavi pari al -1,8% che, considerando quelle relative alle altre aziende, risulta essere meno pronunciato. Ad esempio, nel 2018 TIM ha perso l’1,4% contro il 4,9% degli altri operatori.

agcom focus bilanci telefonia 5g

Non sono presenti dai incoraggianti nemmeno dal punto di vista dell’occupazione. Nel periodo fra il 2014-18 gli addetti al settore sono stati ridotti del 4,2% con una riduzione di 1700 unità solo l’anno scorso. Questo dato è spiegato dall’espansione di imprese FWA (Fixed Wireless Access) e dall’operatore Open Fiber che registra un aumento di 261 addetti.

Nonostante i dati poco lusinghieri, le aziende impegnate nel settore stanno investendo una quantità importante di capitali per l’acquisizione della licenza d’uso delle frequenze 5G. Per dare un quadro generale al tutto, TIM e Vodafone hanno investito qualcosa come 4,8 miliardi di euro che hanno contribuito a far crescere gli investimenti generali fino a 12,1 miliardi di euro.

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Gli investimenti sulle frequenze del 5G sono estremamente importanti per le Telco, mentre l’Unione Europea discute dei parametri di sicurezza sulla nuova tecnologia. Il documento di AGCOM conferma quindi il lavoro di investimento portato avanti dalle Telco che nell’ultimo decennio ha investito qualcosa come 74 miliardi di euro a fronte di 380 miliardi di euro di ricavi.