Quest’estate in occasione dell’evento Made By Google ’25, il colosso di Mountain View aveva annunciato l’arrivo su Fitbit di un coach personale basato sul Gemini. Ora quel progetto è in anteprima pubblica per gli utenti Android negli Stati Uniti che hanno un abbonamento a Fitbit Premium (a breve è atteso il rilascio anche per la versione iOS) e sono tante le novità particolarmente interessanti che mostrano un cambiamento potenzialmente radicale e non un semplice miglioramento delle funzionalità.
Indice:
Motorola edge 60, 8/256 GB
50+50+10MP, 6.67'' pOLED 120Hz, Batteria 5200mAh, ricarica 68W, Android 15
Come funziona il coach personale AI di Fitbit
Il cambiamento è profondo e legato all’approccio con il quale il servizio interagisce con l’utente. Se in passato questi strumenti si limitavano a raccogliere dati, elaborarli e fornire indicazioni, ora l’assistente digitale può, grazie all’intelligenza artificiale, diventare un vero allenatore in grado di affiancare l’utente in modo costante su più fronti. Un esempio evidente è nella chat sempre disponibile nell’app Fitbit con la quale interagire in qualsiasi momento con il coach virtuale. Accanto alla chat sono presenti diverse sezioni dedicate ai vari aspetti del proprio benessere: la panoramica quotidiana, i progressi sul fitness, la qualità del sonno e l’andamento dei parametri vitali.
Il colloquio iniziale
Una volta effettuato l’accesso, è possibile effettuare una breve conversazione iniziale, da cinque a dieci minuti, pensata per raccogliere informazioni su motivazioni, obiettivi e abitudini. Una sorta di colloquio conoscitivo con il quale il coach virtuale comprende la persona che dovrà supportare. Si può scegliere se usare la tastiera o il microfono e rimandare la compilazione se necessario. Più dati vengono forniti, più l’AI potrà personalizzare il piano di allenamento, quello per il miglioramento del sonno o il monitoraggio del proprio stato salute. In ogni momento è possibile dialogare con il coach, chiedendo spiegazioni su dati biometrici, richiedere modifiche ai piani delle attività o richiedere consigli su come gestire i cambiamenti nella routine.
Le schede interattive
Tra le funzioni disponibili ci sono le schede interattive che mostrano, in tempo reale, il carico settimanale dell’attività fisica, i passi giornalieri, la qualità del sonno, il punteggio di prontezza (l’indicatore che misura quanto il tuo corpo è pronto ad affrontare uno sforzo fisico o mentale in un determinato giorno) e gli indicatori di salute come quelli sulla frequenza cardiaca a riposo, la temperatura corporea, l’ossigenazione del sangue e la variabilità della frequenza cardiaca. L’intelligenza artificiale è in grado di incrociare questi dati per individuare tendenze e proporre azioni mirate, come modificare il piano di allenamento in caso di stanchezza, suggerire routine per il rilassamento o consigliare il momento migliore per andare a dormire.












Allenamenti sempre più su misura
Avere a disposizione un coach di questo tipo consente anche di chiedergli di suggerire allenamenti su misura che tengano conto anche del contesto. Basta chiedere un esercizio da trenta minuti per la parte superiore del corpo da svolgere in una stanza d’albergo o chiedere un programma che utilizzi solo determinati pesi o strumenti. In caso di imprevisti, come un dolore al ginocchio, una giornata particolarmente impegnativa o il trovarsi lontano da casa e dagli attrezzi che si utilizzano regolarmente, il piano viene adattato in tempo reale tenendo conto di ciascuno di questi elementi. L’utente può anche fornire un feedback sugli allenamenti ricevuti, in modo che il sistema impari dalle preferenze personali e adatti le indicazioni future.
La parte dedicata al sonno consente di esplorare più a fondo la qualità e la coerenza del riposo. Oltre a visualizzare grafici e punteggi, l’utente può chiedere spiegazioni sul perché quel giorno si è risvegliato stanco, ricevere consigli su come aumentare la fase di sonno profondo o visualizzare un confronto con persone della stessa età e stile di vita. Questo approccio ha come obiettivo quello di far emergere i collegamenti tra qualità del sonno e carico di lavoro fisico o mentale.
Un approccio sempre più medico
Anche la salute generale trova spazio in questa nuova esperienza. Oltre alla semplice consultazione dei dati, l’utente può prepararsi a una visita medica con l’aiuto dell’AI, ricevere indicazioni su come gestire sintomi o condizioni come il prediabete, comprendere meglio le proprie esigenze nutrizionali e porre domande legate alla salute femminile o ai cambiamenti fisiologici della vita adulta. Un’interazione utile anche per comprendere concetti come la frequenza cardiaca a riposo o la variabilità cardiaca, con grafici e spiegazioni semplificate.
Quello lanciato da Fitbit non è solo un aggiornamento, ma un salto qualitativo. Per la prima volta, infatti, un sistema AI rivolto agli utenti finali, integrato nei dispositivi indossabili, riesce a coniugare in un’unica piattaforma l’assistenza personalizzata, l’analisi predittiva e l’interazione naturale. Un cambiamento profondo che porterà a cambiare il modo in cui interagiamo con la tecnologia che da (per molti aspetti) nemica della salute può diventare una valida alleata per migliorare il benessere psicofisico e la qualità della vita.

