Fitbit si prepara a fare il salto di qualità nella propria offerta fitness e non solo: in occasione dell’evento Made By Google ’25 dedicato alle novità hardware di Google, l’azienda ha annunciato l’arrivo di un coach personale alimentato dall’intelligenza artificiale di Gemini.

A detta di Fitbit si tratterà di una figura a 360 gradi in grado di seguire l’utente, non solo nell’allenamento, ma anche nei diversi aspetti del benessere quotidiano come il riposo, la gestione dello stress e il benessere mentale. Scopriamo come Fitbit ha intenzione di rivoluzionare la propria proposta.

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Un allenatore sempre disponibile per il benessere a tutto tondo

Il nuovo coach non è pensato come un semplice strumento aggiuntivo, ma come un vero e proprio compagno nel percorso per raggiungere il benessere, qualsiasi siano gli obiettivi preposti dall’utente.

L’intento di Google e Fitbit è quello di offrire un livello di competenza paragonabile a quello di un trainer professionista, con la differenza che sarà disponibile in ogni momento della giornata e sempre adattato alle condizioni reali dell’utente.

Grazie all’analisi costante dei dati raccolti dai dispositivi, il coach può calibrare piani di allenamento e consigli sulla base di obiettivi, preferenze personali e stato fisico giornaliero.

Il percorso inizia con una conversazione: come con un allenatore in carne e ossa, l’utente definisce insieme all’AI i propri obiettivi, le attrezzature disponibili e le preferenze di allenamento.

Da qui viene stilato un piano personalizzato, con routine su misura, target settimanali e suggerimenti progressivi.

Fitbit

Un punto di forza è la capacità di adattamento: se una notte di sonno non è stata delle migliori o un infortunio rallenta i progressi, il coach interviene modificando il piano in tempo reale consentendo di continuare l’allenamento ma adattandone le modalità o l’intensità in base ai dati in possesso; l’obiettivo è quello di plasmare il proprio piano di allenamento in base alle vicissitudini della vita quotidiana (infortuni, poco sonno, impegni) e non viceversa.

Allo stesso modo, se l’utente segnala mal di schiena o un calo di energia (tramite il diario), l’assistente propone esercizi alternativi e strategie di recupero.

Il sonno come parte integrante del benessere

Fin dagli albori della propria piattaforma, Fitbit ha sempre posto molta attenzione al monitoraggio del sonno, e con il coach personale questa componente viene ulteriormente valorizzata.

Nuovi algoritmi avanzati permettono un’analisi più precisa delle fasi e della qualità del riposo, individuando schemi ricorrenti e possibili criticità.

Il coach non si limita a descrivere quanto si è dormito, ma elabora piani di sonno personalizzati che si adattano all’attività quotidiana.

Ad esempio, dopo un allenamento particolarmente intenso, può consigliare di aggiungere mezz’ora di riposo per facilitare il recupero muscolare.

Allo stesso tempo, aiuta a superare situazioni specifiche, come la difficoltà ad addormentarsi durante la settimana lavorativa o gli effetti del jet lag dopo un viaggio.

Fitbit

Così come l’allenamento, anche in questo caso le parole chiave sono adattamento e flessibilità grazie a consigli personalizzati in base ai propri dati fisici e alle metriche di salute; nessun consiglio standard con frasi preimpostate, il coach personale elaborerà un piano cucito su misura sull’utente.

Una visione olistica della salute

Fitbit rilancia: il nuovo coach va oltre allenamento e sonno, cercando di fornire una panoramica completa sul benessere personale.

Grazie all’integrazione con Health Connect e HealthKit, l’assistente può incrociare dati provenienti da altre fonti: peso da bilance smart, glicemia da dispositivi medici, alimentazione registrata da app terze.

Questo approccio permette al coach di conoscere meglio l’utente e seguirlo nel tempo, apprendendo dalle informazioni condivise e dai progressi ottenuti nel corso degli allenamenti e le metriche registrate.

Grazie a questo può dare risposte personalizzate su misura dell’utente a domande quotidiane come: “Domani è meglio dormire un’ora in più o allenarmi?” oppure “Sono stressato, quali esercizi di rilassamento posso provare?” e così via.

Fitbit

Il coach non si limita a reagire alle richieste, ma analizza attivamente i dati per evidenziare trend e offrire suggerimenti proattivi.

Può, ad esempio, far notare che la frequenza cardiaca a riposo è migliorata dopo alcune settimane di allenamenti regolari, o che la qualità del sonno tende a calare nei periodi di maggiore stress lavorativo.

Una nuova app al centro dell’esperienza Fitbit

Il debutto del coach coincide con un’app Fitbit completamente ridisegnata, che mette coaching e intelligenza artificiale al centro dell’esperienza.

L’interfaccia è stata riorganizzata per rendere i dati più comprensibili grazie a nuovi grafici intuitivi, una navigazione semplificata e nuove modalità di visualizzazione.

Sono state introdotte anche funzioni richieste dagli utenti, come la dark mode, una sincronizzazione più rapida con i dispositivi e una disposizione dei menu più chiara.

Fitbit

L’app diventa così non solo uno strumento di monitoraggio, ma un vero centro di controllo del proprio benessere, in cui ogni informazione raccolta viene messa in contesto dal coach per trasformarsi in un consiglio pratico e azionabile.

Tempistiche di lancio

Il lancio del coach personale segna un passo deciso di Fitbit e Google verso un modello di assistenza digitale continua e personalizzata, che supera i limiti dei classici programmi di fitness, ma vuole andare oltre occupandosi di fornire assistenza a 360 gradi nel corso della vita dell’utente.

A partire da ottobre, chi utilizza i dispositivi Fitbit più recenti (tra cui i Google Pixel Watch) potrà sperimentare questa nuova esperienza in anteprima.