Come da programma, nella giornata di ieri (giovedì 16 ottobre 2025), OnePlus ha presentato ufficialmente OxygenOS 16, la nuova versione dell’interfaccia proprietaria OxygenOS basata su Android 16.
Andiamo quindi a scoprire tutte le nuove funzionalità e tutti i miglioramenti messi in atto dal produttore cinese, oltre alla lista dei dispositivi supportati e al programma di rilascio dell’aggiornamento che, spoiler, partirà nel mese di novembre.
Motorola edge 60, 8/256 GB
50+50+10MP, 6.67'' pOLED 120Hz, Batteria 5200mAh, ricarica 68W, Android 15
Arriva OxygenOS 16, “Intelligente a modo tuo”
Come anticipato in apertura, OnePlus ha presentato ufficialmente OxygenOS 16. Accompagnata dal motto “Intelligente a modo tuo”, secondo il produttore cinese essa rappresenta il più significativo progresso software per l’azienda.
Con la nuova versione dell’interfaccia personalizzata, OnePlus punta a stabilire nuovi standard in termini di intelligenza artificiale e prestazioni per smartphone, fondendo avanzate capacità di intelligenza artificiale alla solita fluidità (anticipata qualche giorno fa da alcuni teaser) che contraddistingue OxygenOS.
Prima di andare a scoprire tutti i segreti della nuova versione dell’interfaccia utente, riportiamo le parole di Arthur Lam, direttore delle divisioni OxygenOS e AI Strategy presso OnePlus:
“OxygenOS 16 segna un cambiamento di paradigma nel modo in cui gli smartphone interagiscono con gli utenti. La nostra filosofia ‘Intelligently Yours’ rappresenta l’impegno nel creare una tecnologia che non si limiti a rispondere ai comandi, ma che comprenda davvero e si adatti a ogni singolo utente. Combinando un’intelligenza artificiale rivoluzionaria con prestazioni leader nel settore, offriamo un’esperienza al tempo stesso profondamente personale e incredibilmente potente.”
La suite OnePlus AI diventa più potente (anche grazie a Gemini)
OxygenOS 16 mette a disposizione degli utenti la suite di intelligenza artificiale più avanazata mai sviluppata da OnePlus. Essa gode di capacità di adattamento al comportamento dell’utente per risultare personalizzata e sempre più utile.
Il “cervello” della suite è Plus Mind, l’IA personale che ha padronanza del contesto visualizzato dello schermo e riesce a organizzare le informazioni all’interno di Mind Space, l’hub unificato che raccoglie dati e contenuti salvati. Anche di questi viene analizzato e compreso il contesto e Plus Mind può fornire all’utente suggerimenti su azioni utili da compiere (come aggiungere un evento al calendario).
Con quello che ancora oggi è lo smartphone più recente dell’azienda, ovvero OnePlus 13T/13s (mai arrivato in Italia), ha debuttato il Plus Key che può essere la chiave di accesso a Plus Mind o fungere da scorciatoia per altre funzioni (screenshot, torcia, fotocamera, registratore vocale, modalità della suoneria, modalità non disturbare). In alternativa, c’è una gesture (swipe verso l’alto con tre dita) per richiamare Plus Mind.
Sapevamo già da inizio mese che OxygenOS 16 avrebbe integrato in maniera più profonda Gemini: l’assistente IA di Google è in grado di connettersi a Mind Space per recuperare informazioni e fornire assistenza digitale e intelligente agli utenti.
Andando oltre, ci sono tante altre funzioni di intelligenza artificiale, soprattutto in ottica produttività: AI Efficiency include strumenti avanzati per la creazione di contenuti (AI Writer) e per la conversione dei documenti scansionati in PDF condivisibili (AI Scan).
Oltre alla produttività, ci sono funzioni legate alla creatività: AI Portrait Glow (migliora i ritratti catturati in qualsiasi condizione di illuminazione), AI Perfect Shot (ottimizza in maniera intelligente le foto), AI PlayLab (accesso anticipato a funzioni sperimentali come YumSee per trasformare testi in immagini e PartyUp per trasformare immagini in video).
La fluidità è al centro della scena
Storicamente i dispositivi OnePlus si sono sempre contraddistinti per una sorta di eccellenza nelle performance in termini di fluidità generale e rapidità di esecuzione. Con OxygenOS 16, il produttore cinese ha cercato di alzare l’asticella con nuove tecnologie.
Parallel Processing 2.0 fa sì che le animazioni successive possano iniziare ancor prima che le precedenti azioni siano completate, dando una sensazione di fluidità senza interruzioni in tutta l’interfaccia del sistema (transizioni tra app, gesti di navigazione, interazioni di sistema).
C’è poi spazio per la Seamless Cross-Ecosystem Connecvity, una tecnologia che punta ad abbattere le barriere tra dispositivi e piattaforme. I dispositivi OnePlus possono così condividere file e connettività senza interruzioni con PC Windows e Mac, oltre a godere di una migliore compatibilità coi dispositivi mobile Apple, incluso Apple Watch per la sincronizzazione delle notifiche, il controllo della fotocamera dello smartphone e il monitoraggio dei dati sulla salute.
Design rivisto ma tutto ruota attorno alla personalizzazione
OxygenOS 16 presenta un design rivisto che punta a unire personalizzazione profonda e estetica “leggera” e intuitiva per permettere agli utenti di creare qualcosa che rispecchi la loro individualità.
Il nuovo linguaggio di design propone effetti Gaussian blur, angoli arrotondati e interfacce traslucide per la schermata dei comandi rapidi, la schermata home e il cassetto delle app. Sono state rivista anche molte app di sistema (come Orologio, Bussola e Calcolatrice).
Flux Theme 2.0 permette di personalizzare la schermata di blocco con Motion Photos (foto in movimento) e sfondi video, integrando effetti di profondità che si adattano alle interazioni dell’utente.
La schermata Fluid Cloud diventa un hub intelligente e interattivo che integra le app di terze parti, fornisce aggiornamenti in tempo reale (una delle nuove funzioni introdotte da Android 16) da applicazioni come Spotify, i servizi di consegna del cibo e varie piattaforme sportive.








Sicurezza e altre ottimizzazioni
OnePlus ha lavorato anche sul fronte della sicurezza e OxygenOS 16 introduce innovazioni in tal senso come Private Computing Cloud, una soluzione di sicurezza completa che garantisce protezione avanzata sia per i processi legati alla GPU che per i proccessi legati alla GPU, assicurando che i dati sensibili degli utenti rimangano protetti nel cloud.
Come sempre, poi, c’è spazio per alcune ottimizzazioni pensate appositamente per i tablet dell’azienda. Abbiamo una schermata home rinnovata con icone regolabili, un dock espanso che supporta fino a 18 app (per ottimizzare lo spazio sullo schermo) e la solita Open Canvas che consente di usare fino a cinque app in contemporanea (tre in “split-view” e due flottanti).
Coi PC Windows, poi, i tablet godono di un’interoperabilità migliore rispetto agli smartphone: ad esempio, il tablet può diventare un trackpad virtuale per controllare il PC nonché un mezzo di scambio dei file (drag-and-drop).
Dispositivi compatibili con OxygenOS 16
Esaurite tutte le curiosità legate alle peculiarità e alle funzioni offerte da OxygenOS 16, andiamo quindi a vedere quali sono i dispositivi del produttore cinese compatibili con la nuova versione dell’interfaccia utente.
- Smartphone della serie flagship
- OnePlus 13s
- OnePlus 13
- OnePlus 13R
- OnePlus 12
- OnePlus 12R
- OnePlus Open
- OnePlus 11 5G
- OnePlus 11R 5G
- OnePlus 10 Pro 5G
- Smartphone della serie Nord
- Tablet
Abbiamo già il programma di rilascio
Sul post dedicato al lancio di OxygenOS 16 pubblicato sul portale ufficiale della community, OnePlus fornisce anche il programma di rilascio del major update sui dispositivi supportati..
Il rollout partirà a novembre 2025 e i primi dispositivi a ricevere l’aggiornamento, come da previsioni, saranno gli smartphone flagship delle ultime due generazioni e i due modelli di tablet più recenti. Seguiranno a ruota tutti gli altri dispositivi supportati, con il rollout che dovrebbe concludersi entro la fine del primo trimestre del 2026.