Tra le recenti funzionalità di Gboard più interessanti c’è sicuramente la suite Strumenti di scrittura (Writing Tools), un sistema basato sull’intelligenza artificiale che consente di modificare il testo direttamente all’interno della tastiera, senza dover ricorrere ad applicazioni esterne per il controllo grammaticale. Introdotta inizialmente con la serie Pixel 10 (e poi anche su alcuni modelli precedenti della stessa serie), la funzione è ora in fase di distribuzione anche su dispositivi diversi dai Pixel come OnePlus 13. Si tratta di una svolta significativa, perché sancisce l’inizio di una distribuzione più ampia di questa suite basata su AI, finora considerata un’esclusiva dell’ecosistema Pixel.
Motorola edge 60, 8/256 GB
50+50+10MP, 6.67'' pOLED 120Hz, Batteria 5200mAh, ricarica 68W, Android 15
Quali smartphone potranno accedere agli strumenti di scrittura di Gboard
Alla base di questa nuova funzione c’è Gemini Nano, il modello linguistico compatto sviluppato da Google per operare su dispositivi con risorse limitate. Lanciato per la prima volta con Pixel 8 Pro, Gemini Nano era inizialmente limitato all’elaborazione di input testuali. Con l’arrivo dei Pixel 9, il modello è stato aggiornato per gestire anche immagini e audio, diventando di fatto multimodale. Questo aggiornamento ha aperto la strada all’integrazione su altri dispositivi Android di fascia alta, tra cui quelli dotati dei più recenti processori Snapdragon 8 Elite e Dimensity 9400. Nonostante la mancanza di una conferma ufficiale, la disponibilità della funzione su modelli non Pixel suggerisce che l’accesso agli Strumenti di scrittura dipenda proprio dalla compatibilità hardware con Gemini Nano.



L’attivazione della funzione avviene direttamente all’interno di Gboard. Una volta che l’utente tocca il pulsante dedicato, viene visualizzato un messaggio che invita ad attendere il completamento di un download. Al termine dell’installazione, gli Strumenti di scrittura risultano operativi e permettono di accedere a due opzioni principali, ossia la correzione e la riformulazione del testo. Google ha pubblicato di recente una pagina di supporto ufficiale che indica la disponibilità della funzione su Pixel 9 e successivi, specificando anche le lingue supportate, tra cui figurano l’italiano, l’inglese, il cinese, il francese, il giapponese, il coreano, il portoghese e lo spagnolo. Alcune segnalazioni, però, (tra cui quella di OnePlus 13) dimostra che la funzione non è più esclusiva dei Pixel e potrebbe presto diventare una presenza fissa su altri top di gamma Android.
L’adozione degli Strumenti di scrittura procede in modo graduale e mette in luce alcune criticità tipiche dell’ecosistema Android, in particolare la frammentazione tra i dispositivi dei vari produttori. Anche se tecnicamente compatibili, alcuni modelli come Samsung Galaxy Z Fold7 non hanno ancora ricevuto la funzione, segno che il rollout non è ancora uniforme. Resta da capire se Google intenda estendere ufficialmente la compatibilità a un numero più ampio di dispositivi o se la funzione resterà limitata ai modelli più recenti e dotati di hardware avanzato.