Google ha rilasciato la versione 2.0 di Pixel Studio, introducendo un editor di immagini completamente rinnovato che sostituisce il tradizionale strumento Markup con funzionalità avanzate basate sull’intelligenza artificiale generativa. L’aggiornamento segna pertanto la definitiva uscita dalla fase “Preview” dell’applicazione, costituendo un momento piuttosto importante per la crescente integrazione delle tecnologie AI nei dispositivi Pixel.
Le funzioni tradizionali rinnovate
La nuova versione conserva gli stessi strumenti di editing già presenti in Markup, ma li presenta attraverso un’interfaccia completamente riprogettata secondo i principi del Material Design 3. Gli utenti possono pertanto ancora avere accesso alle consuete funzioni di ritaglio, disegno ed evidenziazione con una palette di 12 colori, oltre alla possibilità di aggiungere didascalie utilizzando una selezione di 21 diversi caratteri tipografici, ma con un approccio ben differente rispetto al precedente schema.
L’esperienza utente è infatti stata sensibilmente modernizzata con l’implementazione di cursori, forme e selettori di colore che seguono le linee guida del Material 3. I comandi principali come Annulla, Ripristina, Condividi e Salva sono ora posizionati in elementi grafici a forma di pillola nella parte superiore dello schermo, con un accesso che sembra essere effettivamente più intuitivo e immediato.
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L’integrazione dell’intelligenza artificiale
Tuttavia, è chiaro che la vera innovazione di Pixel Studio 2.0 sia l’introduzione di tre strumenti basati sull’intelligenza artificiale che ampliano ancor di più le possibilità creative degli utenti. Il primo strumento permette ad esempio di selezionare un’area specifica dell’immagine e di descrivere attraverso un prompt testuale le modifiche desiderate, consentendo di aggiungere o sostituire elementi con precisione.
C’è poi il secondo strumento, che si concentra sulla creazione di adesivi personalizzati, offrendo due modalità operative: la generazione di nuovi sticker basati sul contenuto dell’immagine corrente oppure l’accesso a una libreria di adesivi esistenti precedentemente creati dall’utente.
Infine, il terzo strumento AI, che implementa una funzione di cancellazione intelligente che permette di rimuovere parti specifiche dell’immagine con la possibilità di invertire comodamente la selezione, facilitando così operazioni di editing complesse che in precedenza richiedevano software specializzati.
Accessibilità e integrazione nel sistema
L’editor rinnovato è accessibile attraverso diverse modalità, dimostrando l’attenzione di Google per l’integrazione seamless in Android: gli utenti possono infatti attivare l’editor toccando l’icona della matita presente nell’anteprima degli screenshot, attraverso il menu di condivisione del sistema operativo, oppure direttamente dall’interno di Pixel Studio selezionando la Galleria accanto al pulsante “Crea“.
Tuttavia, la transizione dal vecchio sistema non è ancora completamente uniforme. Alcune applicazioni come Files by Google e Pixel Screenshots continuano infatti a lanciare la precedente esperienza Markup quando si utilizza la funzione di editing. In questi casi, Google ha introdotto un nuovo pulsante AI nella barra superiore dell’applicazione, suggerendo che questa incongruenza sia solamente una fase transitoria destinata a essere risolta negli aggiornamenti futuri.
Quando sarà disponibile Pixel Studio 2.0
Pixel Studio 2.0 è attualmente in fase di distribuzione attraverso Google Play Store, ma solo per i dispositivi della serie Pixel 9 e Pixel 9a. Oltre alle novità nell’editor, l’aggiornamento comprende il passaggio al modello Imagen 4 per la generazione di immagini, anche se non pare vi siano delle modifiche strutturali di grande rilievo.