Negli ultimi mesi Google ha puntato con decisione sull’integrazione dell’intelligenza artificiale all’interno della propria Ricerca, introducendo la AI Mode (Modalità AI), un’esperienza ridisegnata che consente agli utenti di porre domande complesse, ricevere risposte più articolate e portare a termine attività pratiche senza dover passare da una piattaforma all’altra. A partire da oggi, questa esperienza diventa non solo più potente, ma anche maggiormente disponibile a livello globale.

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Funzionalità agentiche per la AI Mode

Il cuore dell’annuncio riguarda l’arrivo delle cosiddette funzionalità agentiche, strumenti pensati per aiutare l’utente a raggiungere un obbiettivo concreto senza dover gestire manualmente ogni passaggio. In una prima fase (già in rollout negli Stati Uniti per gli abbonati a Google AI Ultra attraverso l’esperimento Labs dedicato), sarà possibile sfruttare la AI Mode per prenotare un ristorante, specificando parametri come numero di persone, data, orario, tipo di cucina o posizione geografica.

La novità consiste nel fatto che non si tratta più di semplici suggerimenti, la AI Mode effettuerà ricerche in tempo reale su più piattaforme, come OpenTable, Resy o Tock, mostrando all’utente solo i locali con slot realmente disponibili e collegandolo direttamente alla pagina di prenotazione; un processo che, in prospettiva, verrà esteso anche ad altri settori, come la prenotazione di biglietti per eventi o appuntamenti con servizi locali.

Risultati personalizzati e risposte su misura

Un altro tassello fondamentale dell’evoluzione della AI Mode è rappresentato dalla personalizzazione dei risultati, grazie alle interazioni pregresse in Ricerca e Maps, ma anche alle preferenze indicate nel proprio account Google, l’utente potrà ricevere suggerimenti sempre più mirati.

Immaginiamo, ad esempio, di chiedere a Google: “Ho un’ora libera, dove posso pranzare velocemente?“. Se in passato l’utente ha mostrato interesse per la cucina italiana, per i locali vegetariani o per gli spazi con tavoli all’aperto, la AI Mode potrà proporre proprio soluzioni di quel tipo. Una funzione che, vale la pena sottolinearlo, resta completamente sotto il controllo dell’utente, che può decidere in ogni momento quanto contesto condividere con Google.

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AI Mode diventa uno strumento di gruppo

Un’altra novità interessante, al momento limitata al mercato statunitense, è la possibilità di condividere le risposte AI con amici e familiari tramite un link; in questo modo, chi riceve il collegamento può visualizzare la stessa risposta, porre domande aggiuntive e contribuire alla pianificazione di un’attività. Pensiamo per esempio all’organizzazione di un viaggio o di una festa, un approccio collaborativo che rende la AI Mode non solo un assistente personale, ma anche un hub condiviso per prendere decisioni di gruppo.

Google rende disponibile la AI Mode in oltre 180 Paesi

Oltre alle nuove funzionalità appena viste, Google ha annunciato l’espansione della AI Mode in oltre 180 nuovi Paesi e territori (per ora solo in lingua inglese), portando così la sua esperienza più avanzata di ricerca basata sull’intelligenza artificiale anche al di fuori di Stati Uniti, India e Regno Unito.

L’intento dell’azienda di Mountain View è quello di trasformare la Ricerca in uno strumento capace non solo di rispondere a domande, ma di gestire compiti complessi e articolati, come confrontare prodotti, pianificare viaggi o seguire istruzioni passo passo.

La direzione intrapresa da Google appare evidente, la Ricerca non sarà più soltanto un motore per trovare informazioni, ma una vera e propria piattaforma intelligente capace di interagire con il web al posto dell’utente, proponendo soluzioni su misura e riducendo al minimo la necessità di passaggi intermedi. Gli utenti italiani dovranno ovviamente attendere ancora un po’, visto che la disponibilità in altre lingue non è stata ancora annunciata, ma è lecito aspettarsi un rollout progressivo anche in Europa nei prossimi mesi.