Negli ultimi giorni c’è tanto allarmismo attorno al fatto che, dal 7 luglio 2025, Gemini possa accedere senza il nostro permesso alle nostre chat di WhatsApp.
Il problema di tutta questa faccenda, terrorismo gratuito, è che ciò non è tecnicamente possibile ma parte da un cambiamento comunicato da Google a giugno, forse in maniera non troppo precisa. Andiamo a fare chiarezza.
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Galeotta fu la mail poco chiara di Google
Riavvolgiamo il nastro. Nella parte finale del mese di giugno, Google ha inviato una mail agli utilizzatori di Gemini (o, almeno, a una buona parte di essi) per informare di un importante cambiamento che sarebbe entrato in vigore a partire dal 7 luglio 2025.
Nella mail, il team di sviluppo informava di aver “semplificato l’interazione di Gemini con il tuo dispositivo“, parlando dell’interazione con alcune delle App dell’assistente sui dispositivi Android. Le App coinvolte erano Telefono, Messaggi, WhatsApp e le Utilità.
Il problema principale di questa faccenda è legato alla poca chiarezza con cui le informazioni sono state comunicate dal colosso di Mountain View ma anche al fatto che c’è omonimia tra le app che usiamo quotidianamente sui nostri smartphone e le App di Gemini.
Le App in questione, infatti, sono quelle che in passato venivano chiamate Estensioni: Gemini non ha quindi cambiato il modus operandi relativo alle applicazioni presenti sul nostro smartphone ma alle “sue” App.
Ecco qual è la vera e unica novità in vigore dal 7 luglio
A questo punto viene spontaneo chiedersi quale sia effettivamente l’unica, vera, novità in vigore dal 7 luglio. Con l’obiettivo di integrare in maniera più “profonda” Gemini all’interno di Android, Google ha apportato una modifica sostanziale ma meno preoccupante di quanto possiamo immaginare.
Nello specifico, dal 7 luglio non è più necessario che la “Attività delle App Gemini” sia attiva per sfruttare le App (ex Estensioni). A questo punto occorre spendere due parole su cosa sia la “Attività delle App Gemini”: essa corrisponde alla cronologia delle interazioni dell’utente con l’assistente e all’utilizzo delle sue funzionalità; si tratta di un meccanismo che serve a Google per migliorare il servizio e personalizzare l’esperienza utente.
È possibile disattivarla dall’app dell’assistente, effettuando un tap sul nostro account Google, selezionando “Attività delle App Gemini” e poi una tra le due opzioni possibili che sono “Disattiva” e “Disattiva ed elimina l’attività” (questa opzione rimuove tutti i dati salvati oltre a procedere con la disattivazione).
Riepilogando: ora è possibile sfruttare le App da Gemini senza che Google abbia accesso alla cronologia delle interazioni con l’assistente. A conti fatti, sembra un vantaggio per gli utenti che vogliono comunque sfruttare le App tramite l’assistente (in passato, ciò non era possibile). In aggiunta, è possibile tenere attive solo quelle che realmente ci interessano.
Gemini non poteva, non può e non potrà accedere ai nostri messaggi WhatsApp
Arriviamo a WhatsApp. Chiunque voglia decidere di non dare accesso a WhatsApp a Gemini può scegliere di disattivare l’App specifica all’interno dell’app di Gemini (scusate il gioco di parole ma è un casino): basta accedere all’app dell’assistente, selezionare il nostro avatar dell’account Google, scegliere “App” e disattivare l’interruttore della popolare app di messaggistica (o di qualsiasi altra app che vogliate disattivare).
Gemini non ha comunque mai potuto accedere alle chat di WhatsApp, a meno che l’utente non decida di mostrargli lo schermo o passargli screenshot legati a una chat per chiedergli qualcosa. L’assistente ha sempre potuto inviare messaggi o fare chiamate ma su nostra esplicita richiesta (i dati a cui ha accesso sono i contatti e il log di chiamate/messaggi per eseguire l’azione di chiamata/invio di un messaggio ma non può avere accesso alla cronologia).
Va comunque precisato che le conversazioni che teniamo con l’assistente rimarranno sui server Google per 72 ore ma ciò è il tempo tecnico necessare per dare “contesto” e far sì che le risposte di Gemini siano più precise e collegate con quelle precedenti.
Insomma, state tranquilli. Rispetto al passato avete semplicemente più controllo sulla questione. Nel caso in cui non vogliate sfruttare queste potenzialità dell’assistente Made by Google vi basterà disattivare tutto e, come abbiamo avuto modo di spiegarvi, il procedimento è molto semplice.