Nonostante i suoi sforzi nel segmento dei dispositivi indossabili e il successo dei Galaxy Watch tra gli utenti, con il rilascio di dispositivi all’avanguardia nella tecnologia indomabile, Samsung sta perdendo terreno nel mercato globale degli smartwatch e smart band.

Secondo un report pubblicato da IDC (International Data Corporation), il colosso tecnologico sudcoreano si colloca al quarto posto nella classifica mondiale delle spedizioni di dispositivi da polso nel primo trimestre del 2025.

Un dato che sorprende solo in parte, ma che rappresenta comunque un campanello d’allarme per l’azienda: in un settore generalmente in crescita, Samsung registra non solo un calo di posizione, ma anche di vendite e quote di mercato. Facciamo chiarezza.

Segui Samsung Italia su Telegram, ricevi news e offerte per primo

Offerte Bomba!

Solo errori di prezzo o sconti incredibili ma verificati!

I numeri: Samsung crolla, mentre la concorrenza vola

Stando al report IDC, Samsung ha spedito 3,4 milioni di smartwatch e smart band nei primi tre mesi del 2025, contro i 3,6 milioni registrati nello stesso periodo del 2024. Si tratta di un calo modesto in termini assoluti, ma allarmante se confrontato con le performance dei concorrenti.

Nel Q1 2025, la quota di mercato dell’azienda è scesa dal 8,8% al 7,5%, posizionandola al quarto posto a livello globale, dietro a:

  • Huawei, che conquista la vetta con 10 milioni di unità spedite e una quota del 21,9%
  • Xiaomi, seconda con 8,7 milioni di unità e 19% di market share
  • La solita Apple, terza con 7 milioni di Apple Watch spediti, pari a 15,5% di quota di mercato

Ciò che fa impressione, rispetto ai numeri di Samsung, è il trend di crescita delle prime tre aziende. Sia Huawei che Xiaomi fanno segnare un’impressionante +42% anno su anno, mentre Apple, rivale storico del colosso coreano, cresce del 37,2% rispetto allo scorso anno. Samsung, invece, è l’unica tra le big a registrare un dato in contrazione.

samsung

Le possibili ragioni di questo trend negativo

L’analisi IDC fa emergere un dualismo interessante. Se da un lato Samsung è riconosciuta come leader nella categoria degli smartwatch con Wear OS, grazie a dispositivi come Galaxy Watch 7 e Galaxy Watch Ultra, dall’altro non riesce a imporsi nel mercato globale delle vendite nel suo insieme, che include, specifichiamo, sia smartwatch che fitness tracker.

Ciò che emerge è una lacuna strategica ovvero che Samsung si concentra principalmente su smartwatch di fascia alta, lasciando scoperta una fascia di mercato molto redditizia ovvero quella dei dispositivi economici e delle smart band dove Xiaomi e Huawei dominano con proposte di ottima fattura a prezzi economici.

In parole povere quindi, Samsung eccelle nella fascia alta, ma non riesce a competere nella massa a causa della carenza di dispositivi in questi segmenti.

Un dato quasi ironico se si pensa che il brand sudcoreano è da anni ai vertici delle classifiche di vendita di smartphone, accanto a mostri sacri come gli iPhone di turno, proprio grazie ai suoi modelli di fascia medio-bassa come la gamma Galaxy A.

Una strategia che Samsung non starebbe riuscendo a riproporre anche nel settore degli indossabili.

Per l’azienda sudcoreana, pertanto, competere sul terreno dei dispositivi economici, dove Huawei e Xiaomi dominano, si fa sempre più difficile, anche a causa di una politica commerciale poco flessibile e di un catalogo meno variegato nel segmento sotto i 100 euro.

Galaxy Watch 8 e Watch Ultra 2: la speranza per rilanciarsi

Ormai è risaputo, grazie a indiscrezioni e rumor sempre più concreti, che Samsung stia preparando il rilancio nel settore indossabili con l’arrivo, previsto per il 9 luglio 2025, dei nuovi Galaxy Watch 8 e Galaxy Watch Ultra 2. I dettagli ufficiali non sono ancora stati confermati, ma le aspettative sono alte come testimoniato dalle ultime voci che parlano di un design tutto nuovo, del ritorno della versione Classic e molte novità per quanto riguarda la misurazione dei parametri di salute.

Tuttavia, difficilmente questi modelli basteranno da soli a colmare il divario con Huawei e Xiaomi, a meno che Samsung non affianchi una strategia più aggressiva nella fascia entry-level, magari rilanciando una smart band sotto i 50 euro.

Insomma i dati del report IDC sono chiari: Samsung non può più contare solo sulla qualità dei propri smartwatch premium per competere nel mercato globale. L’espansione del segmento degli indossabili, stando alle cifre, richiede una strategia bilanciata che unisca innovazione di fascia premium a volumi di vendita di fascia bassa, la stessa strategia che Samsung riesce ad attuare con successo nel settore degli smartphone.

Staremo a vedere quanto l’uscita di Galaxy Watch 8 e Ultra 2 potrà aiutare a risollevare le sorti della divisione wearable dell’azienda e provare a riconquistare il podio.