Come già anticipato nei primi mesi dell’anno, e in piena coerenza con l’attenzione crescente che Google sta riservando alla manutenzione a lungo termine dei dispositivi Pixel, nelle ultime ore sono emerse nuove prove sul prosieguo dei lavori per l’implementazione dell’opzione Assistenza per la salute della batteria; una novità che punta a migliorare la gestione energetica dei Pixel nel corso del tempo, con benefici diretti sulla longevità e sulle prestazioni della batteria.

Le novità sono state individuate analizzando il codice dell’ultima versione dell’app Impostazioni (v1.1.0.760434021), all’interno della quale sono state scovate nuove stringhe di codice che descrivono il funzionamenti della nuova impostazione; ovviamente, trattandosi di qualcosa ancora in fase di sviluppo, prima del suo effettivo rilascio Google potrebbe apportare tutta una serie di modifiche.

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Come funziona l’Assistenza per la salute della batteria dei Pixel

Secondo quanto riportato, questa nuova opzione sarebbe progettata per aiutare a mantenere la salute della batteria man mano che questa invecchia, intervenendo in modo dinamico su due parametri fondamentali: la tensione massima e la velocità di ricarica.

Nel concreto, il sistema operativo dei Pixel applicherà una riduzione graduale della tensione massima in funzione dei cicli di carica accumulati dal dispositivo, con un intervallo che va da 200 a 1.000 cicli, nel tentativo di stabilizzare le prestazioni nel tempo e contenere l’usura chimica della batteria; in parallelo, la velocità di ricarica verrà adattata alla capacità residua, per ridurre lo stress elettrico man mano che l’accumulatore invecchia.

A livello comunicativo Google chiarisce che l’effetto collaterale di questa ottimizzazione sarà, inevitabilmente, una lieve diminuzione dell’autonomia nel tempo, che tuttavia va letta come una conseguenza controllata e fisiologica, volta a ritardare il più possibile la necessità di sostituire la batteria stessa.

La nuova impostazione sarà abilitata di default su Pixel 9a e non sarà disattivabile manualmente, gli utenti non avranno quindi la possibilità di decidere se utilizzare o meno tale opzione, che sarà parte integrante della gestione energetica del dispositivo; discorso diverso invece per i modelli di Pixel precedenti, per i quali Google ha confermato l’intenzione di introdurre l’opzione come funzionalità attivabile o disattivabile manualmente.

<string name=”pulsar_main_switch_title”>Use battery health assistance</string>
<string name=”pulsar_confirmation_dialog_title”>Turn off battery health assistance?</string>

L’obbiettivo è quindi duplice, da una parte proteggere automaticamente i dispositivi più recenti, dall’altra offrire agli utenti in possesso di uno smartphone Pixel più datato uno strumento in più, in grado di gestire consapevolmente l’invecchiamento della batteria, senza però imporre in questo caso scelte unilaterali.

Vale la pena ricordare che con Pixel 8a e successivi Google ha alzato l’asticella in termini di durata media della batteria, i nuovi modelli sono progettati per mantenere fino all’80% della capacità per circa 1.000 cicli di ricarica, contro gli 800 cicli dei modelli precedenti. L’introduzione dell’assistenza software per la salute della batteria si inserisce dunque in un percorso coerente, orientato a prolungare l’efficienza e l’usabilità dei dispositivi nel tempo, anche in ottica di sostenibilità e contenimento dei costi di manutenzione.

Nonostante la presenza delle nuove stringhe di codice menzionate poco sopra, al momento l’impostazione non è ancora visibile in Android 16 Beta 4.1 e QPR1 Beta 1; non è chiaro dunque se verrà abilitata con la prima release stabile o se sarà necessario attendere ancora.