Al The Android Show, evento tenutosi esclusivamente online e antipasto del Google I/O 2025 che si terrà la prossima settimana, Google ha svelato alcune novità cruciali per la rete Trova il Mio Dispositivo, prima fra tutte il nuovo nome, Find Hub, che ben rappresenta la mission dell’azienda con questa funzionalità che si propone, come vedremo, di essere ben più di una semplice rete per rintracciare i propri dispositivi.
Trova il Mio Dispositivo di Google, ora Find Hub, è un servizio che nasce per consentire di rintracciare lo smartphone Android o altri device sfruttando la connessione (Wi-Fi, Bluetooth, GPS) o la rete degli altri dispositivi Android.
In occasione del The Android Show, Google ha rivelato le potenzialità in arrivo, entro la fine del mese, su Find Hub; la rete, rinnovata nell’aprile dello scorso anno, non ha finora rispettato le aspettative di appassionati e addetti ai lavori risultando in un lancio piuttosto timido che ha faticato ad affermarsi nell’ecosistema del colosso.
In questa occasione, con Find Hub, Big G punta a rimediare ai propri errori di gioventù introducendo nuovi paradigmi e funzioni sviluppate e testate negli scorsi mesi, ora pronti al debutto sul palcoscenico mondiale.
Indice:
Motorola edge 60, 8/256 GB
50+50+10MP, 6.67'' pOLED 120Hz, Batteria 5200mAh, ricarica 68W, Android 15
Trova il mio dispositivo, ora Find Hub, accoglie il supporto alla banda ultralarga e una nuova interfaccia
Find Hub (in attesa della traduzione ufficiale in italiano) si arricchisce di importanti novità che spuntano dai cantieri Google e che contribuiscono a renderlo molto di più di una semplice rete di rintracciamento di dispositivi o oggetti con tag smarriti; l’obiettivo dell’azienda è tramutare l’applicazione in un vero e proprio hub in cui tenere traccia dei propri possedimenti ma anche di rimanere in contatto con i propri cari.
Tra le funzionalità chiave emerse negli ultimi mesi, e ufficializzate al The Android Show, citiamo l’implementazione della condivisione della posizione con amici e familiari all’interno dell’app che, per far posto alla funzionalità, divide l’interfaccia in due schede: oltre alla scheda “Dispositivi”, l’unica presente finora, è ora presente la nuova scheda “Persone“.
L’altra novità, di gran lunga la più rilevante, è il supporto alla banda ultralarga (UWB) che finalmente arriva in Find Hub e che garantirà un tracciamento ancora più preciso anche indoor a cui si affiancherà una interfaccia tutta nuova per segnalare sia la distanza che la direzione attraverso espedienti grafici in puro stile Material 3 Expressive.
Grazie al supporto alla Ultra Wideband (UWB), l’app Trova il Mio Dispositivo/Find Hub di Google potrà fornire istruzioni direzionali più precise, al centimetro, per ritrovare oggetti e dispositivi smarriti.
Nonostante telefoni e tracker come Pixel 9 Pro e Moto Tag dispongano dell’hardware necessario, Google non lo ha mai sfruttato per offrire un’esperienza di tracciamento simile a quella proposta da Apple con i propri AirTag.
Una lacuna che verrà colmata entro la fine del mese, con Big G che si prepara a implementare funzionalità di tracciamento della posizione a breve distanza, con Moto Tag come primo a supportarle, grazie a un’interfaccia rinnovata che unisce l’estetica espressiva e personale del nuovo Material 3 Expressive alla funzionalità.
Sebbene nel corso dell’evento online, l’azienda non abbia mostrato il suo funzionamento attraverso una demo o immagini dell’interfaccia, ecco che ci viene in soccorso il mondo del web con la diffusione di alcune schermate che mostrano la nuova UI di Find Hub all’opera.
Questa, in particolare, è a opera del fondatore del noto portale Android Police, Artem Russakovskii, il quale ha diffuso, tramite un post su X, un paio di schermate che mostrano la nuova UI direzionale di Find Hub – resa possibile dal supporto alla banda ultralarga – messa a confronto con quella esistente.


Come potete notare la differenza tra le due implementazioni sta nella forma dell’indicatore direzionale il quale prima si riempiva all’avvicinarsi all’oggetto smarrito, senza però fornire alcuna indicazione direzionale né in termini di distanza o direzione, mentre ora, grazie alla UWB, l’indicatore è essenzialmente una freccia che segnalerà la distanza dall’oggetto in questione e la direzione verso la quale dovrete procedere per rintracciarlo, una differenza enorme nell’esperienza utente del servizio.
Come in precedenza, sono presenti, inferiormente nella UI, anche un altoparlante e un pulsante per riprodurre l’audio del tracker o del dispositivo smarrito.
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Google e gli ambiziosi progetti per Find Hub
Nell’annuncio, Google ha affermato che punta a rilasciare il supporto alla banda ultralarga (UWB) nell’app entro la fine del mese consentendo così ai possessori di Tracker supportati (Moto Tag, per ora) di beneficiare di questa novità cruciale per l’ecosistema Find Hub.
Un’ecosistema che punta a crescere ancora di più nel corso dell’anno con l’implementazione della connettività satellitare per rintracciare dispositivi smarriti anche nelle aree prive di connessione di rete; un’altra novità annunciata nel corso dell’evento è la partnership con aziende come Mokobara e July nel lancio di valigie e borse da viaggio che integrano la rete Find Hub nonché la collaborazione con alcune tra le più importanti compagnie aeree con le quali sarà possibile condividere la posizione dei propri bagagli permettendo di rintracciarli con facilità qualora vadano smarriti.
Grazie a queste novità Google sta plasmando Find Hub in un vero e proprio ecosistema in grado di tenere traccia di oggetti e dispositivi in qualsiasi ambito o frangente della vita quotidiana con l’obiettivo di creare una rete sempre più matura, personale e su cui poter fare affidamento in qualunque momento.
Come aggiornare l’app
Per verificare la presenza di un aggiornamento dell’app Trova il mio dispositivo/Find Hub, dovrete rivolgervi al Google Play Store: basterà raggiungere la pagina dell’app (tramite un tap sul badge sottostante) e, in caso di presenza dell’aggiornamento, selezionare “Aggiorna“.