A tre anni dall’ultimo modello della gamma S, Xiaomi si appresta a riportare in auge la gamma che riprenderà il suo corso con lo Xiaomi 15S Pro, confermato ufficialmente dal produttore cinese.
Lo smartphone dovrebbe riprendere estetica e specifiche dello Xiaomi 15 Pro, non ufficialmente importato in Italia, ma al posto dello Snapdragon 8 Elite di Qualcomm dovrebbe essere spinto da un SoC realizzato internamente dall’azienda, le cui specifiche sono protagoniste di un leak.
Indice:
Xiaomi 15S Pro confermato direttamente da Xiaomi
Nella giornata di ieri, 6 aprile 2025, Xiaomi ha festeggiato il 15° anniversario e due dirigenti di spicco dell’azienda (il fondatore Lei Jun e il co-fondatore Lin Bin) hanno sfruttato il social network cinese Weibo per celebrare questo traguardo.
Nel botta e risposta social con la community, Lin Bin ha confermato l’esistenza di uno smartphone che debutterà a breve, ovvero lo Xiaomi 15S Pro, primo smartphone della gamma S che giungerà a tre anni di distanza dagli Xiaomi 12S lanciati nell’estate del 2022.
Il noto leaker Digital Chat Station ha ripreso il commento di Lin Bin, alimentando la discussione attorno all’inedito dispositivo.
Xiaomi 15S Pro sarà un 15 Pro con alcuni miglioramenti ma chip differente
Secondo le indiscrezioni giunte finora (via Gizmochina.com), lo smartphone dovrebbe riprendere estetica e specifiche principali dello Xiaomi 15 Pro (trovate qua la sua scheda tecnica completa), incluso il display LTPO AMOLED da 6,73 pollici leggermente curvo verso tutti e quattro i lati con risoluzione 2K e la configurazione a tripla fotocamera posteriore da 50 megapixel realizzata in collaborazione con Leica.
La più grossa differenza con il già noto smartphone della gamma flagship che, a differenza del fratello minore Xiaomi 15 e del fratello maggiore Xiaomi 15 Ultra, non è stato commercializzato in Italia, risiede nel SoC: al posto dello Snapdragon 8 Elite, lo Xiaomi 15S Pro dovrebbe essere equipaggiato da un chip prodotto internamente di Xiaomi, anch’esso protagonista di un leak che ne ha svelato le principali specifiche (di cui parleremo a breve).
Lo smartphone dovrebbe inoltre supportare la tecnologia UWB e sarebbe una prima volta dal 2021 (con lo Xiaomi MIX 4): questa potrebbe rivelarsi una mossa strategica da parte del produttore cinese, considerando che l’azienda ormai vende anche automobili e la Xiaomi SU7 può essere sbloccata/avviata tramite chiave digitale sfruttando proprio la tecnologia UWB.
Segui Xiaomi Italia su Telegram, ricevi news e offerte per primo
Emergono le specifiche del SoC targato Xiaomi
Già dalla scorsa estate si parla del fatto che Xiaomi stesse sviluppando un SoC proprietario per rendersi indipendente da Qualcomm e MediaTek. Un post diffuso su Weibo dal leaker Fixed Focus Digital la scorsa settimana ha portato alla luce quelle che potrebbero essere alcune delle specifiche di questo SoC.
Stando a quanto riportato, questo SoC dovrebbe essere realizzato con il processo produttivo a 4 nm (nodo N4P) di TSMC, più economico e “maturo” rispetto al processo produttivo a 3 nm (come le più recenti soluzioni di punta per il panorama Android).
Questo SoC avrà una CPU con set di istruzioni ARM V9 e otto core in configurazione 1+3+4: un core Cortex-X925 ad alte prestazioni (3,2 GHz), tre core Cortex-X725 intermedi (2,6 GHz) e quattro core Cortex-A520 a basso consumo energetico (2,0 GHz).
Per quanto concerne la GPU, sembra che Xiaomi si sia affidata a Imagination Technologies e, nello specifico, alla IMG DXT 72-2304 (1,3 GHz): secondo alcune stime, questa GPU dovrebbe superare in performance la Adreno 740 che troviamo nello Snapdragon 8 Gen 2 di Qualcomm.
Il produttore cinese dovrebbe integrare un proprio ISP (Image Signal Processor) personalizzato e affidaresi a terzi (MediaTek, Synopsys o HUAWEI, a seconda del mercato) per modem 5G e DSP (Digital Signal Processor).
Mettendo insieme queste informazioni (ancora parziali), possiamo asserire che Xiaomi 15S Pro non sarà uno smartphone di fascia flagship (dato che il suo SoC potrà competere con lo Snapdragon 8 Gen 2) ma potrebbe configurarsi come un solido dispositivo di fascia medio-alta.
A ogni modo, questa mossa permetterà a Xiaomi di offrire un maggiore controllo sull’integrazione hardware-software (anche perché lo stesso leaker suggerisce che non verrà utilizzata solo in smartphone e tablet ma anche nei sistemi di bordo delle automobili).
Inoltre, in questo modo il produttore cinese dovrebbe essere in grado di gestire meglio tutto ciò che riguarda la produzione stessa (specie considerando il contesto geopolitico e la situazione export verso gli Stati Uniti) e scongiurare eventuali problemi legati alle tempistiche e alla capacità di produzione.