Il team di Google è sempre al lavoro per ritoccare la parte grafica delle proprie app, cercando di coniugare forma e sostanza, e l’ultima chiama in causa Gemini, con particolare riferimento alla visualizzazione delle fonti.

Allo stato attuale, quando si pone una domanda a Gemini, il chatbot di Google offre una risposta dettagliata e, a margine di questa, raccoglie Fonti e contenuti correlati in una sezione separata. Più precisamente, si tratta di un carosello che l’utente può scorrere orizzontalmente per approfondire l’argomento e, magari, appagare la propria curiosità con altri contenuti. Ebbene, sebbene l’approccio attuale appaia piuttosto comodo e funzionale, pare che il team di Big G stia pensando di ritoccarlo, con una modifica che sembra pensata per lasciare in primo piano la risposta e relegare in posizione secondaria le pur fondamentali fonti delle informazioni utilizzate dall’AI di Mountain View.

In particolare, la novità è tuttora in fase di sviluppo ed è stata avvistata dal team di Android Authority analizzando l’APK della versione 16.12.39.sa.arm64 dell’App Google — la stessa di cui abbiamo parlato ieri in materia di riconoscimento musicale. Come potete vedere dagli screenshot riportati di seguito — in lingua inglese — la dicitura attuale Fonti e contenuti correlati viene rimpiazzata dal tasto a pillola Fonti, che con un tap apre una pagina separata dove sono raccolti sia le fonti che i contenuti correlati.

A ben vedere, si tratta di un approccio alle fonti che ricorda da vicino quello di ChatGPT, con due differenze fondamentali: in primo luogo, il tasto Fonti di OpenAI non apre una pagina separata, bensì un pannello in sovraimpressione che raccoglie i link ai siti web usati come fonti; inoltre, il tasto di ChatGPT mostra le favicon delle fonti, offrendo dunque già una prima idea della tipologia di contenuti esamintati dall’intelligenza artificiale per elaborare la risposta alla domanda dell’utente. Di contro, il tasto di Gemini è completamente anonimo.

Insomma, l’approccio di ChatGPT appare preferibile, ma è importante sottolineare che la versione di Gemini non è ancora ultimata, pertanto potrà subire ulteriori modifiche e affinamenti prima di raggiungere gli utenti.