Sul finire del mese di gennaio Google ha sancito l’inizio del programma Beta della prossima versione del robottino, avviando il rilascio della Beta 1 di Android 16 e, a metà febbraio, è stata distribuita anche la Beta 2, di cui abbiamo avuto modo di vedere una serie di novità. Nelle ultime ore il colosso di Mountain View ha iniziato a rendere disponibile anche la nuova versione Beta 3 di Android 16, dandoci modo di scoprire ulteriori novità implementate.

Oggi, grazie a quanto individuato dai colleghi di androidauthority durante l’analisi dell’app Google Play Services (versione 25.11.34), scopriamo insieme una possibile novità della prossima versione del robottino.

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Android 16 potrebbe introdurre una funzionalità di riavvio per i dispositivi inattivi

Google continua a lavorare su Android 16 e, tra le nuove funzionalità che potrebbero arrivare con la prossima versione del sistema operativo, c’è un’opzione che punta a migliorare la sicurezza e l’efficienza dei dispositivi; la prossima versione del robottino verde potrebbe introdurre un sistema di riavvio automatico in caso di prolungata inattività del dispositivo. Ma di cosa si tratta esattamente?

Secondo quanto individuato dai colleghi menzionati in apertura, sembra che Google stia lavorando a una funzione che riavvierà automaticamente lo smartphone se non viene utilizzato per un determinato periodo di tempo, grazie ad una nuova impostazione chiamata “Inactivity Reboot”, che entrerebbe in azione dopo un periodo prolungato di inattività del dispositivo (3 giorni).

La possibile introduzione di questa funzionalità  in Android 16 potrebbe avere un duplice scopo: da un lato, garantire che il dispositivo rimanga in uno stato ottimale, liberando memoria e risolvendo eventuali problemi di prestazioni che potrebbero accumularsi nel tempo; dall’altro, migliorare la sicurezza, riducendo il rischio che un dispositivo dimenticato o abbandonato possa essere utilizzato in modo improprio.

Il riavvio automatico per inattività potrebbe portare diversi benefici agli utenti, un riavvio periodico infatti, potrebbe garantire migliori prestazioni nel tempo, prevenendo rallentamenti dovuti a processi in background e memoria occupata. Inoltre, dispositivi lasciati inattivi per lunghi periodi potrebbero diventare più vulnerabili ad attacchi o accessi non autorizzati, e questa funzionalità potrebbe ridurre tale rischio.

Tuttavia, questa novità potrebbe comportare anche qualche problema, un riavvio improvviso potrebbe causare la perdita di dati non salvati, creando disagi per chi lavora su documenti o applicazioni che richiedono salvataggi manuali; inoltre, chi utilizza un dispositivo solo sporadicamente, come un secondo smartphone o un tablet per uso occasionale, potrebbe ritrovarsi con il dispositivo riavviato senza aspettarselo, con tutte le conseguenze del caso.

Al momento non ci sono dettagli ufficiali su come verrà implementata questa funzione, ma è lecito presumere che gli utenti potrebbero avere un certo grado di controllo su di essa, è infatti probabile che si tratti di un’opzione attivabile o disattivabile a discrezione dell’utilizzatore, con la possibilità di personalizzare il tempo di inattività prima che il riavvio venga eseguito.

Non è chiaro se questa funzionalità sarà esclusiva di alcuni dispositivi, come i Google Pixel, oppure se verrà resa disponibile per tutti i produttori che adotteranno Android 16; inoltre, resta da capire se ci saranno notifiche preventive che avviseranno l’utente prima del riavvio o se il processo avverrà in modo del tutto automatico senza alcun preavviso.

Essendo ancora in fase di sviluppo, non è detto che “Inactivity Reboot” venga effettivamente introdotto con Android 16, Google potrebbe infatti decidere di testarlo ulteriormente o riservarlo a versioni future del sistema operativo; non ci resta che attendere per saperne di più.