Anche quando ricarichiamo il nostro smartphone dobbiamo stare attenti. Se utilizziamo cavi di ricarica non originali, infatti, c’è la possibilità che questi nascondano dei piccoli componenti elettronici capaci di violare i sistemi di sicurezza del dispositivo e mettere a serio rischio la nostra privacy (e non solo). Dispositivi elettronici, quelli presenti all’interno di questi cavi, talmente piccoli da non alterarne il funzionamento o l’integrità, ma da consentire ai truffatori di perseguire i loro interessi criminali.
La tecnologia alla base di questi possibili attacchi hacker
Nonostante apparentemente sembrino normali, questi cavi USB-C nascondono al loro interno un’antenna Wi-Fi e diversi chip. Questi chip sono in grado di registrare le sequenze di tasti digitate sul device, caricare programmi potenzialmente pericolosi e comunicare con gli hacker, dando loro la facoltà di accedere completamente al dispositivo. Con la particolarità che i truffatori possono attivare e disattivare da remoto questi componenti rendendo ancora più complicata la loro rilevazione.
L’altro aspetto interessante, nella complessità e gravità del fenomeno, è che il cavo di ricarica di per sé funziona sempre correttamente. I dispositivi ai quali viene collegato si ricaricano correttamente e possono trasferire dati senza alcun tipo di problema che possa far sospettare qualche anomalia.
This looks like an ordinary USB-C connector, but when we CT scan it, we find something sinister inside…🧵 pic.twitter.com/Q1RfpnS0Sp
— Jon Bruner (@JonBruner) December 4, 2024
Il cavo USB-C in questione è in realtà un prototipo realizzato da un ricercatore, Mike Grover, per sollevare l’attenzione sui rischi legati alla sicurezza. Cosa si può fare per evitare questi rischi? Le indicazioni sono, innanzitutto, di acquistare e utilizzare (anche quando si è fuori casa) solamente cavi originali. Quelli di terze parti, specialmente di produttori poco noti, sono quelli potenzialmente a rischio di questa manomissione. Inoltre, nel caso in cui non ci fossero alternative, è preferire ricorrere alla ricarica wireless (per i dispositivi che supportano questa tecnologia) così da evitare ogni problema.
L’altro consiglio è, quando ci si trova fuori casa, di non utilizzare le porte USB pubbliche. Anche queste sono da tempo oggetto di attenzione da parte degli hacker che le utilizzano per le loro attività. Quando si esce di casa e si ha bisogno di dover ricaricare lo smartphone, meglio avere a disposizione non solo il cavo di ricarica originale ma anche l’alimentatore.
Sono tutte precauzioni che inizialmente possono risultare pesanti e fastidiose, ma hanno lo scopo di tutelare la privacy e la sicurezza, obiettivi non certo trascurabili.