Il successo e la popolarità di Amazon sono ormai consolidati ma le strategie del colosso statunitense potrebbero essere orientate anche a orientarsi verso altri mercati e piattaforme di vendita. È quanto emerge da alcune indiscrezioni secondo le quali Amazon avrebbe inviato delle informazioni ai propri commercianti che descrivono gli aspetti principali di uno store low cost. Il parallelismo a Temu è immediato e non è da escludere che Amazon voglia competere con la celebre piattaforma di e-commerce cinese.

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Il limite massimo dei prezzi (al ribasso) a cui starebbe pensando Amazon

Da queste prime informazioni si apprendono i possibili limiti di prezzo massimi fissati da Amazon per diverse categorie di prodotti. Si andrebbe da un massimo di 8$ per i gioielli ai 20$ per i divani passando per i 9$ per la biancheria da letto e i 13$ per le chitarre. Di contro le spedizioni sarebbero più lunghe rispetto a quanto Amazon riesce a garantire sulla piattaforma principale. I tempi sarebbero infatti di 9-11 giorni ma si ridurrebbero anche le commissioni che i venditori dovrebbero pagare sugli ordini. Attualmente, infatti, per un articolo da 4-8 once (113-226 grammi) spedito da un magazzino nazionale si pagano tra i 2,67$ e i 4,16$; con questo store low cost si passerebbe a 1,77$-2,05$.

Questa nuova piattaforma di Amazon rappresenta una novità anche perché il colosso statunitense non ha mai imposto limiti di prezzo. Questa strategia è molto più in linea con la politica dei prezzi adottata da Temu ed è interessante anche solo ragionare sul confronto tra le due piattaforme di vendita.

Al di là dell’aspetto economico non sono da sottovalutare tutta un’altra serie di elementi. Temu nei due anni di attività (la piattaforma di vendita è stata lanciata nel 2022) si è fatta sì conoscere per i prezzi bassissimi, ma anche riconoscere per la vendita di articoli di dubbia qualità. Senza sottovalutare la questioni legate al trattamento riservato ai lavoratori della sua catena di approvvigionamento.

A questo proposito lo scorso anno le stesse autorità cinesi (la Commissione speciale della Camera sul Partito comunista) hanno evidenziato l’incapacità di Temu (ma anche di Shein) di seguire un programma di conformità significativo: i prodotti spediti sarebbero stati infatti realizzati ricorrendo a tecniche di lavoro forzato.

Sarà importante capire se queste indiscrezioni verranno confermate, come si strutturerà eventualmente questo store low cost di Amazon e come il colosso statunitense riuscirà a garantire la fornitura di prodotti economici garantendo condizioni di lavoro eque e dignitose in tutta la catena di approvvigionamento.