Grandi novità in casa Google Maps; dopo averlo anticipato da mesi ora è iniziato il rilascio dell’aggiornamento per il quale la cronologia degli spostamenti non è più salvata in cloud sui server di Big G ma localmente sul dispositivo. Le conseguenze sono diverse e anche molto rilevanti, sia dal punto di vista tecnico che prettamente legale.
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Il nuovo menu Timeline di Google Maps
Già lo scorso anno Google aveva anticipato la volontà di modificare la gestione della cronologia degli spostamenti. Se prima veniva salvata come impostazione predefinita sui server di Google ora viene archiviata localmente sul dispositivo, sia esso Android o iOS. C’è comunque la possibilità di abilitare i backup in cloud con la crittografia end-to-end.
Mentre Google Maps si appresta (ma ciò avverrà più avanti) a eliminare la funzione Timeline (la sezione che raccoglie tutti gli spostamenti e i luoghi visitati nel corso degli anni) sta introducendo un’omonima scheda su Android. Questa consentirà di visualizzare la cronologia delle posizioni ma anche di esportarle su un altro dispositivo o di eliminarle.
Il nuovo menu Timeline è accessibile in Impostazioni > Posizione > Servizi di localizzazione (il percorso può leggermente variare in base al dispositivo) e da qui si può gestire la cronologia degli spostamenti decidendo se esportarla o effettuare il backup dei dati. Nella stessa schermata è possibile eliminare i dati della cronologia degli spostamenti o accedere a una scorciatoia per attivarla o visualizzarla. L’esportazione della cronologia richiede l’autenticazione e i dati vengono salvati con un file singolo con estensione JSON.
Google ha chiarito che sebbene l’eliminazione della cronologia rimuova tutte le posizioni e i percorsi memorizzati sul dispositivo può essere necessario intervenire con la cancellazione dei dati della cronologia anche su altri dispositivi o nei backup.
Il rilascio del nuovo menu Timeline è iniziato e questo aggiornamento fa parte dell’app Google Play Services e per visualizzarlo può essere necessario attivare un flag lato server.
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Le ragioni dietro la decisione di Google
Il cambio di gestione della memorizzazione della cronologia degli spostamenti di Google Maps ha anche ragioni legali. Negli Stati Uniti, infatti, le autorità locali e federali hanno la possibilità di obbligare Google a consegnare informazioni su tutti gli utenti presenti in una determinata area in uno specifico periodo temporale. Si tratta di quelle operazioni note come “geofence” che portano molti utenti a essere incriminati o coinvolti nelle indagini per un determinato caso per il solo fatto di essere stati nella medesima zona in quello stesso periodo di tempo.
La vicenda è arrivata nelle all’attenzione di diversi avvocati penalisti che hanno condannato la pratica per violazione della privacy. Da qui la decisione di Google annunciata a dicembre dello scorso anno che anticipava la volontà di liberarsi da questa enorme quantità di dati sensibili.