Google è sempre al lavoro per migliorare e perfezionare i suoi servizi, o per introdurre nuove funzionalità: quest’oggi in particolare vi parliamo di alcuni cambiamenti riguardanti Gmail, Google Chat, YouTube Music, Google Discover, Google Play Store, l’app Google Home e Google Drive. Non tutti sono per ora disponibili in Italia, ma vale comunque la pena dare un’occhiata.
Indice:
- Gmail e Google Chat tra formattazione, Smart Compose e scorciatoie
- Nuovi modi per cercare canzoni su YouTube Music
- Google Discover accoglie i “Giochi”
- Nuova pagina per gli abbonamenti sul Google Play Store
- Google Home tra Nest Hello e rilevamenti per il garage
- Google Drive accoglie i sottotitoli generati automaticamente
Gmail e Google Chat tra formattazione, Smart Compose e scorciatoie
Iniziamo da Gmail e Google Chat, che stanno accogliendo in questi giorni alcune novità utili per migliorare l’esperienza di utilizzo generale e la produttività, soprattutto su tablet Android e smartphone pieghevoli.
All’interno dell’app Gmail è stata introdotta una nuova barra di formattazione nella schermata di composizione delle e-mail: include opzioni di formattazione aggiuntive, come la possibilità di modificare il tipo di carattere e creare un elenco puntato. Inoltre Google ha abilitato Smart Compose sui tablet Android e gli smartphone pieghevoli. Si tratta della funzione che aiuta nella scrittura di e-mail grazie ai suggerimenti intelligenti di testo: basta un semplice swipe oppure la pressione del tasto “Tab” sulla tastiera per aggiungere il testo suggerito.
Chi utilizza una tastiera collegata può ora avere accesso a un elenco di utili scorciatoie da tastiera, sia nell’app Gmail sia in Google Chat: basta premere “?” dopo aver collegato la tastiera al dispositivo Android.
Nuovi modi per cercare canzoni su YouTube Music
Passiamo a YouTube Music perché è disponibile un’interessante novità che faciliterà la ricerca di canzoni. Con Sound Search è ora possibile trovare nuova musica utilizzando il microfono per identificare i brani: si può premere il pulsante in alto a destra (accanto a quello del microfono stesso) per trovare corrispondenze attraverso la riproduzione di musica, ma anche cantando e canticchiando il brano che stiamo cercando.
Se esiste una corrispondenza, il brano viene visualizzato con l’opzione per riprodurlo o salvarlo nella raccolta. In alternativa si può fare un altro tentativo premendo di nuovo lo stesso pulsante.
Google Discover accoglie i “Giochi”
Google Discover diventa sempre più ricco di funzionalità ed elementi: stanno iniziando a farsi vedere in queste ore i Giochi, attivabili/disattivabili attraverso le impostazioni. Al momento in realtà è possibile accedere solo a “Today’s Teaser“, che consiste in un sondaggio “Would you rather” con domande più o meno curiose. Dopo aver proceduto con la votazione, Google mostra i risultati del sondaggio ed eventuali suggerimenti di ricerca.
Le domande sono diverse ogni giorno e possono spaziare tra diversi argomenti, seri e meno seri: quella di oggi riguarda le Olimpiadi, ma nei giorni scorsi si sono viste questioni che toccano alieni e dinosauri, magia e scienza, preferenze sugli animali e sugli stili di vita e non solo. Al momento sono accessibili solamente in lingua inglese e negli Stati Uniti (potete impostarli come regione, se volete provare), ma in futuro potrebbero arrivare ufficialmente a livello globale.
Nuova pagina per gli abbonamenti sul Google Play Store
Il Google Play Store si sta preparando per cambiamenti riguardanti la schermata dedicata a pagamenti e abbonamenti. Come probabilmente saprete, all’interno del negozio virtuale della casa di Mountain View si possono non solo acquistare app e giochi, ma anche sottoscrivere abbonamenti per pagamenti regolari. Come riportato da Android Authority, Google sta lavorando per introdurre una rinnovata pagina per gli abbonamenti.
La nuova versione non mostra solo quali abbonamenti risultano attivi o scaduti, ma anche l’importo che stiamo pagando per ciascuna sottoscrizione, accompagnato da pulsanti per rimuovere o far ripartire abbonamenti scaduti e dai vantaggi che derivano dall’abbonamento stesso. Qui in basso possiamo apprezzare le differenze tra l’attuale pagina e quella in arrivo.
Google ha dichiarato che questa novità si farà vedere il prossimo autunno, ma è possibile che alcuni utenti possano scovarla in anticipo: ormai conosciamo Big G e i suoi test A/B.
Google Home tra Nest Hello e rilevamenti per il garage
Proseguiamo con la nostra disamina sulle novità in casa Google con qualcosa che riguarda l’app Google Home. In base a quanto riportato dal team di sviluppatori, sono in distribuzione novità che riguardano per ora l’Anteprima pubblica dell’applicazione, le videocamere Nest e i campanelli smart.
L’app Google Home sta integrando il supporto a Nest Hello, ossia la prima generazione di Nest Doorbell wired: questo consente di gestire il dispositivo all’interno dell’applicazione e di avere accesso a funzionalità come la cronologia aggiornata della videocamera, oppure di passare rapidamente dalla visualizzazione della sequenza temporale all’elenco degli eventi. Quando questo sarà implementato comparirà un apposito messaggio (“Try the new camera app experience“) nell’app Nest o direttamente in Google Home.
Per avervi accesso sarà necessario aver aderito al programma di Anteprima pubblica dell’app Google Home. Le novità in questione arriveranno nelle prossime settimane.
Nel frattempo, Google sta per lanciare la funzione di rilevamento della porta del garage per Nest Cam (per interni, con cavo, 2a gen) e Nest Cam (per interni o esterni, a batteria), quando collegate all’alimentazione. Riguarda gli abbonati Nest Aware e per il momento Stati Uniti e Canada. Google potrà ricordare attraverso dei promemoria se il garage è rimasto aperto per più di 5 minuti e inviare notifiche all’apertura e alla chiusura sfruttando il rilevamento avanzato delle immagini basato sull’intelligenza artificiale.
Anche questa novità si farà vedere attraverso l’Anteprima pubblica (Google parla di novembre), per poi arrivare per tutti gli abbonati Nest Aware nel corso dei mesi successivi.
Google Drive accoglie i sottotitoli generati automaticamente
Chiudiamo questa carrellata di novità con Google Drive, che sta iniziando a introdurre i sottotitoli generati automaticamente all’interno dei video caricati. Come segnalato da Google stessa tramite il blog dedicato, la funzione è disponibile premendo con il tasto destro su un video caricato sul cloud; è probabile che per il momento si tratti di qualcosa di riservato agli Stati Uniti, ma grazie all’immagine condivisa da 9to5Google possiamo iniziare ad avere un’idea.
Una volta fatta la richiesta di generazione dei sottotitoli, questi risultano visibili premendo sul classico pulsante “CC” in basso, simile a quello di YouTube. La generazione automatica dei sottotitoli può migliorare l’accessibilità dei contenuti multimediali archiviati all’interno di Google Drive e far risparmiare la fatica di una creazione manuale dei sottotitoli. In base a ciò che sappiamo, per ora è disponibile solo la lingua inglese, ma in futuro la funzione dovrebbe ampliarsi.