I servizi di messaggistica istantanea e i social network fanno oramai parte della nostra quotidianità però, in alcuni casi, potrebbero rivelarsi degli strumenti “pericolosi”.

E un esempio in tal senso è rappresentato dalle emoji, sempre più spesso usate nelle conversazioni e tanto amate ad ogni età, dai giovanissimi agli anziani, in quanto consentono di esprimere in modo più semplice e immediato una sensazione o uno stato d’animo.

Ebbene, le faccine vanno usate con una certa consapevolezza, così come si fa con le parole, in quanto il loro significato potrebbe essere fonte di responsabilità civili o persino penali in determinate situazioni.

Le emoji valgono come le parole

Negli ultimi mesi si sono fatte sempre più frequenti le sentenze dei tribunali in lungo e in largo per l’Italia nelle quali alle emoji viene attribuito il medesimo valore delle parole e anche la Cassazione Penale di recente ha ritenuto che una faccina, usata su un social network, possa essere in grado di integrare il reato di diffamazione.

Ma non è questa la sola pronuncia in tal senso degli ultimi tempi: basti pensare ad una sentenza del Tribunale di Roma che ha dato ragione al datore di lavoro, che aveva deciso di licenziare una dipendente che, indossando la divisa lavorativa, aveva pubblicato un video su TikTok, lamentandosi del fatto che fosse solo mercoledì e accompagnando il tutto con emoticon con gli occhi strani e la lingua di fuori.

Ed ancora, lo scorso anno il Tribunale di Verona ha ritenuto che anche l’emoticon dell’escremento, pubblicata sul proprio profilo di un social network, possa portare il suo autore alla condanna per diffamazione.

In sostanza, se spesso si fa un utilizzo “spensierato” delle emoji, soprattutto sui social network e nei servizi di messaggistica istantanea, è bene iniziare a prendere consapevolezza del fatto che anche le simpatiche faccine sono in grado di ledere la dignità e la reputazione delle altre persone e, pertanto, devono essere usate con una certa cautela, così come si fa (o, quantomeno, si dovrebbe) con le parole.