Grazie al rilascio in forma stabile di Android 14, l’ultima release del sistema operativo a noi tanto caro, avviato a inizio mese, sempre più utenti Pixel hanno installato l’aggiornamento software sui propri dispositivi iniziando piano piano ad apprezzare tutti i miglioramenti apportati.
Un paio di giorni fa abbiamo visto come l’ultima versione del robottino abbia portato con sé notevoli miglioramenti dal punto di vista dell’autonomia e delle prestazioni sugli smartphone made by Google delle precedenti generazioni; nelle ultime ore l’azienda ha aggiornato le informazioni contenute nel Blog degli sviluppatori Android, dandoci modo di scoprire alcune novità in termini di prestazioni ed efficienza.
Novità dal punto di vista delle prestazioni e dell’efficienza grazie ad Android 14
Google ha dunque rilasciato alcuni dettagli aggiuntivi in merito a quello che era uno degli obbiettivi principali di Android 14, ovvero il miglioramento delle prestazioni e dell’efficienza dell’intera piattaforma; ecco le quattro principali novità introdotte:
- Congelamento delle applicazioni memorizzate nella cache -> grazie ai miglioramenti apportati Android 14 blocca le app memorizzare nella cache dopo poco tempo, assegnando loro 0 tempo di CPU; durante il programma beta l’azienda ha riscontrato che i processi memorizzati nella cache consumavano “fino al 50% in meno di cicli della CPU rispetto ai dispositivi pubblici Android 13“.
- Trasmissioni ottimizzate -> al fine di garantire che le applicazioni bloccate rimangano tali, la nuova versione del sistema operativo regola il modo in cui le app ricevono trasmissioni registrate dal contesto una volta entrate nello stato di memorizzazione nella cache; alcune trasmissioni possono essere messe in coda mentre altre possono essere unite in un’unica trasmissione.
- Avvio delle app più rapido -> le due ottimizzazioni sopra menzionate hanno permesso al colosso di Mountain View di “aumentare i limiti di lunga data sul numero massimo di applicazioni memorizzate nella cache” in Android 14, portando a una “riduzione degli avvii a freddo delle app che aumenta in base alla RAM presente sul dispositivo”. Quando un processo viene avviato da zero (l’apertura di un app in questo caso) esso richiede più cicli della CPU rispetto agli avvii a caldo, quindi ridurre il numero di questi cicli aumenta di fatto l’efficienza energetica. Sui dispositivi da 8 GB, il gruppo beta ha registrato il 20% in meno di avvii a freddo delle app, mentre sui dispositivi da 12 GB il 30% in meno.
- Ingombro di memoria ridotto -> i miglioramenti apportati ad ART (Android Runtime) hanno un grosso impatto sull’esperienza utente, l’ultima versione di ART “include ottimizzazioni che riducono la dimensione del codice in media del 9,3% senza influire sulle prestazioni”, più i file che contengono il codice sono piccoli e meglio è per la memoria (sia RAM che spazio di archiviazione).
Insomma, nonostante Android 14 non abbia a prima vista apportato miriadi di cambiamenti rispetto alla precedente versione, in realtà ad uno sguardo più attento ci si accorge che sono state implementate diverse novità sotto il cofano, tutte volte a migliorare l’esperienza d’uso degli utenti; nel prossimo futuro Google potrebbe inoltre condividere ulteriori dettagli su altri aspetti che sono stati migliorati con Android 14, restate quindi sintonizzati sulle nostre pagine, non mancheremo di informarvi.
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