Samsung Galaxy Z Fold5 e Galaxy Z Flip5 potrebbero sembrare dispositivi fragili, ma in realtà si stanno dimostrando più robusti di quanto ci si aspetterebbe. Dopo il test di piegatura dello smartphone a conchiglia di qualche giorno fa, che ha superato ogni aspettativa, il fratello Galaxy Z Fold5 è passato dalle “distruttive” mani del solito JerryRigEverything. In più, approfondiamo l’argomento sostenibilità grazie alle ultime indicazioni di Samsung.
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Samsung Galaxy Z Fold5 e Galaxy Z Flip5 si impegnano per l’ambiente
Samsung continua nel suo impegno per l’ambiente, con l’intenzione di tagliare il traguardo delle zero emissioni nette entro la fine del 2030 per la divisione Device eXperience. Galaxy Z Fold5 e Z Flip5 sono costituiti da una maggiore varietà di materiali riciclati rispetto alle generazioni precedenti: comprendono poliammide (PA) riciclata post-consumo ottenuta da reti da pesca dismesse, PBT riciclato post-consumo proveniente da bottiglie in PET scartate, PC riciclato post-consumo proveniente da serbatoi per l’acqua e alluminio riciclato pre-consumo ottenuto da materiale di scarto generato come sottoprodotto durante la produzione. Il metallo di scarto viene fuso nuovamente, filtrato per eliminarne le impurità e riciclato per la realizzazione di componenti nel processo produttivo di Samsung.
In più il produttore utilizza vetro riciclato pre-consumo proveniente da scarti di vetro generati come sottoprodotto della fabbricazione del vetro stesso. In questo caso gli scarti vengono frantumati, ridotti in rottami e utilizzati come componenti nel processo di produzione del vetro Corning Gorilla Glass Victus 2: costituiscono in media il 22%. Entrambi i nuovi pieghevoli utilizzano materiale riciclato per 15 componenti, un numero più che raddoppiato rispetto ai 6 di Galaxy Z Fold4 e Z Flip4. Samsung ha pensato anche alla confezione di vendita: per quest’ultima utilizza carta riciclata al 100% per la scatola di imballaggio, la protezione esterna, la scatola del manuale, il cuscinetto per il manuale e la fascetta per il cavo. La carta riciclata ha ottenuto la certificazione Environmental Claim Validation (ECV).
Per aumentare la durabilità nel tempo, la casa sud-coreana mette poi a disposizione un supporto software sopra la media, con 4 aggiornamenti del sistema operativo Android e 5 anni di patch di sicurezza, esattamente come gli altri prodotti recenti commercializzati. Ecco le due infografiche diffuse da Samsung che riassumono il suo impegno con Galaxy Z Fold5 e Z Flip5 dal punto di vista della sostenibilità ambientale:


Galaxy Z Fold5 avrà resistito ai test distruttivi del solito JerryRigEverything?
Qualche giorno fa abbiamo visto un incredibile (per pazienza e non solo) test di piegatura per Galaxy Z Flip5, che ha sfidato il rivale Motorola Razr 40 Ultra e ne è uscito vincitore. Samsung certifica il dispositivo per almeno 200.000 pieghe, ma lo smartphone ha mostrato i primi problemi solo dopo 223.000 (ha perso la capacità di restare a aperto a 90°) e ha ceduto dopo più di 400.000.
Oggi tocca a Galaxy Z Fold5 provare a sopravvivere a un test di resistenza. Lo smartphone pieghevole è passato dalle mani del solito JerryRigEverything, che ha svolto i suoi consueti test provando a piegarlo, bruciarlo, rigarlo e non solo. Lo schermo interno risulta il più “fragile” visti i materiali, anche se in realtà a rovinarsi dovrebbe essere stata la pellicola di plastica protettiva, che risulta eventualmente sostituibile nei centri autorizzati Samsung. Jerry ha anche provato a testare la resistenza della cerniera riempiendo lo smartphone di terra, e a quanto pare la nuova cerniera Flex Hinge ha fatto bene il suo dovere nonostante l’assenza di una certificazione (è presente solo quella IPX8 per l’acqua).
Se siete interessati a vedere la “tortura” del povero Galaxy Z Fold5, vi lasciamo al video in questione.
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