Il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori) ha sollevato, proprio in queste ore, preoccupazioni riguardo alla gestione di un guasto sulla rete dell’operatore WINDTRE che ha lasciato molti utenti senza servizio di telefonia per quasi due mesi nel quartiere Prati di Roma. In questo articolo andiamo ad esaminare i dettagli dell’incidente, le azioni intraprese dall’operatore e le richieste del Codacons per un indennizzo adeguato.

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Il guasto sulla rete di WINDTRE e l’impatto sul quartiere Prati di Roma

Tra il 19 maggio e il 7 luglio 2023, un gran numero di utenti WINDTRE nel quartiere Prati di Roma ha subito un’interruzione totale dei servizi di telefonia fissa e internet. La causa sembra essere stata un incendio che ha colpito una galleria di servizio in via Antonio Mordini a Roma il 19 maggio.

Come evidenzia il Codacons, il lungo periodo di tempo trascorso tra l’insorgenza del problema e il ripristino delle utenze suggerisce che WINDTRE non abbia gestito adeguatamente il disservizio. Il quartiere Prati è una delle zone più centrali e popolate di Roma, con numerosi uffici, negozi e abitazioni. L’interruzione prolungata del servizio ha avuto un impatto significativo sulla vita quotidiana e sulle attività commerciali della zona, causando disagi e perdite economiche di non poco conto.

Le conseguenze per gli utenti e le azioni intraprese da WINDTRE

Come abbiamo anticipato, gli utenti colpiti sembra abbiano subito enormi danni a causa dell’assenza di servizi di telefonia e internet per quasi due mesi. Tra questi, anche il Presidente del Codacons, Carlo Rienzi, che è rimasto senza il servizio internet essenziale per portare avanti con successo e regolare impegno lo svolgimento delle attività dell’Associazione.

Va comunque sottolineato che, durante il periodo di interruzione, WINDTRE ha cercato di risolvere il problema, ma la lentezza nel ripristino del servizio ha sollevato dubbi sulla sua capacità di gestire situazioni di emergenza e sulla qualità del servizio offerto ai clienti.

La richiesta di indennizzo e l’azione del Codacons

Durante un’udienza del 19 luglio presso il Corecom del Lazio, organismo per la risoluzione delle controversie in materia di telefonia istituito dall’AGCOM, l’operatore ha offerto un indennizzo di 300 euro. Il Codacons ritiene che tale somma sia inadeguata a compensare il danno subito e non sia conforme alle disposizioni in materia di indennizzi stabilite per il settore della telefonia dall’AGCOM.

Di conseguenza, il Codacons ha annunciato di agire con una presa di posizione formale: presenterà infatti un esposto sia al Ministero delle Imprese e del Made in Italy sia all’AGCOM, al fine di chiedere l’adozione di provvedimenti contro WINDTRE. Le richieste riguarderanno sia la gestione inadeguata del guasto sia l’omissione del giusto indennizzo nei confronti degli utenti danneggiati da parte dell’operatore.

Le vicende legate al malfunzionamento di un servizio essenziale come la telefonia richiedono un’attenta analisi delle responsabilità da parte delle autorità competenti, che devono lavorare per assicurare che ogni parte coinvolta si assuma le proprie responsabilità nell’interesse dei cittadini. In queste situazioni è fondamentale garantire il diritto dei consumatori a un giusto indennizzo: nel caso specifico di WINDTRE, qualora venisse ritenuta responsabile, potrebbe essere costretta ad affrontare sanzioni; inoltre, sarebbe obbligata a fornire un adeguato indennizzo agli utenti colpiti dal disservizio.

Questo caso mette in evidenza l’importanza di una regolamentazione efficace e di un controllo adeguato delle compagnie di telecomunicazioni, per garantire che i consumatori ricevano un servizio di qualità e che vengano adeguatamente risarciti in caso di problemi. In tal senso l’AGCOM ha introdotto un nuovo regolamento che obbliga gli operatori di telecomunicazioni a fornire informazioni chiare e dettagliate sulla velocità minima, massima e “normalmente disponibile” delle connessioni Internet fisse e mobili; il fine ultimo del provvedimento è quello di impone maggiore trasparenza sulla velocità delle connessioni internet. Ritornando sulla vicenda oggetto di questo articolo che riguarda WINDTRE e Codacons, non ci resta altro da fare che attendere ulteriori notizie sulla vicenda.

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