ASUS ZenFone 10 è arrivato sul mercato italiano da pochi giorni — sono in consegna quelli acquistati in preordine, mentre fino al 31 luglio rimarrà attiva la promozione di lancio Free Upgrade — e ha già avuto modo di strappare consensi a destra e a manca, oggi invece lo vediamo messo a nudo in un dettagliato video teardown, che ne valuta anche l’importante aspetto della riparabilità.
ASUS ZenFone 10 smontato: sulle orme del predecessore
Ancora una volta, ASUS ha avuto il merito di credere nella categoria dei compatti, portanto sul mercato una sorta di mosca bianca: un autentico top di gamma Android dalle dimensioni contenute che non costringe a compromessi in termini di dotazione tecnica o di esperienza d’uso. La ricetta vincente era già stata proposta lo scorso anno con ZenFone 9, rispetto al quale il nuovo modello rappresenta un classico incremental upgrade: tutti gli elementi positivi sono stati confermati, in più il produttore ha lavorato di fino per alzare l’asticella: la finitura della cover posteriore è stata rivista per una maggiore durevolezza; la ricarica wireless rappresenta una gran bella aggiunta; la scheda tecnica è stata aggiornata in ogni aspetto fondamentale.
Al netto di questo, la somiglianza che lega ASUS ZenFone 10 al modello che l’ha preceduto è evidente alla prima occhiata, pertanto non deve sorprendere che a livello costruttivo i due smartphone siano estremamente simili, nel bene e nel male.
Il video teardown di PBKreviews parte mostrando la cover posteriore in policarbonato, che si può rimuovere facilmente anche senza fare ricorso al calore: il pannello è molto flessibile, dunque crea meno difficoltà rispetto ad una più fragile soluzione in vetro; dove invece un po’ di calore torna utile è per rimuovere i vetri che proteggono le fotocamere, i cui interventi di riparazione saranno eseguibili senza smontare l’intero smartphone.
Messi da parte la cover posteriore e l’elemento che include bobina per la ricarica wireless e antenna NFC, ZenFone 10 ci mette dinanzi agli occhi il notevole lavoro di miniaturizzazione svolto da ASUS: il produttore taiwanese ha limato ogni millimetro possibile e la scheda madre è l’esempio più interessante di ciò: se le fotocamere sono l’elemento subito vibile, dall’altro lato trovano posto la Mobile Platform con tanto di camera di vapore in rame e pasta termica per raffreddare al meglio il Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2. Le dimensioni contenute del dispositivo non hanno impedito ad ASUS di includere una linguetta per facilitare la rimozione sicura della batteria (capito, Google? [n.d.r.]).
Nel complesso, dunque, ASUS ZenFone 10 non è molto diverso da ZenFone 9, col quale condivide anche il giudizio negativo in termini di riparabilità: appena 4,5 punti su 10 e un’insufficienza su cui pesano i difficili interventi di riparazione su schermo e sensore di impronte digitali. Il recensore ha attribuito al dispositivo 1 punto su 2 per il design — in cui rientrano l’organizzazione delle componenti e i tempi necessari per eseguire le riparazioni —, per la reperibilità delle parti di ricambio, per la facilità di sostituzione di elementi come porta di ricarica e della batteria, ma appena mezzo punto (su due) per la sostituzione dello schermo: per un cambio di schermo, è necessario smontare praticamente tutto lo smartphone.
Per maggiori dettagli, potete visionare qui sotto il video completo del teardown.
ASUS ZenFone 10 in sintesi
Il voto negativo ottenuto da ASUS ZenFone 10 per la riparabilità non deve offuscare la bontà del lavoro svolto da ASUS: il dispositivo è indubbiamente una delle soluzioni più interessanti del mondo Android. Date un’occhiata alla scheda tecnica (a questo link trovate quella completa):
- display AMOLED 20,4:9 da 5,92 pollici a risoluzione Full-HD+ con refresh rate fino a 144 Hz, luminosità di picco di 1100 nit
- SoC Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2 octa-core a 3,2 GHz con GPU Adreno 740
- 8 o 16 GB di RAM LPDDR5X e 128, 256 o 512 GB di memoria interna UFS 4.0
- doppia fotocamera posteriore con sensore principale Sony IMX766 da 50 MP (apertura f/1.9, 1/1.56″) con Hybrid Gimbal Stabilizer 2.0 a 6 assi e sensore ultra-grandangolare da 13 MP (FoV 120°, f/2.2)
- fotocamera anteriore RGBW da 32 MP con pixel binning (1.4μm)
- connettività 5G dual SIM, Wi-Fi 802.11a/b/g/n/ac, Wi-Fi 7, Bluetooth 5.3, NFC, GPS, porta per il jack da 3,5 mm, porta USB Type-C (USB 2.0)
- doppio speaker stereo con Dirac Virtuo, Hi-Res Audio e Audio Wizard, LDAC + aptX + aptX HD
- lettore d’impronte laterale, accelerometro, giroscopio, sensore di prossimità, bussola elettronica, sensore Hall
- certificazione IP68 contro acqua e polvere
- batteria da 4300 mAh con supporto alla ricarica rapida cablata HyperCharge da 30 W e alla ricarica wireless da 15 W
- sistema operativo: Android 13 con ZenUI
- dimensioni e peso: 146,5 x 68,1 x 9,4 mm, 172 g.
Per giunta, tutto ciò è disponibile a partire da 799 euro e la promozione Free Upgrade permette di ottenere la versione 8-256 GB al prezzo di quella 8-128 GB (799 euro) e la versione 16-512 GB al prezzo di quella 8-256 GB (849 euro). I preordini sono attivi sul sito ufficiale, mentre lo smartphone sarà a disposizione negli ASUS Gold Store durante il mese di luglio 2023. Siete curiosi di vederlo all’opera? Non perdetevi la recensione che abbiamo già realizzato.
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