La connessione satellitare si sta rivelando una delle caratteristiche più in voga degli ultimi mesi, portata agli onori della cronaca dall’implementazione di Apple su tutta la gamma di iPhone 14 che, come spesso accade, stabilisce i trend del settore tecnologico a cui, prima o poi, anche gli altri produttori finiscono per allinearsi per la gioia di noi consumatori.

Stiamo parlando di una funzione legata a un chip radio ivi montato che, tramite satellite, permette di inviare un messaggio ai servizi di emergenza quando la copertura cellulare o la rete Wi-Fi non è disponibile. Una novità concreta, lontana dall’essere un mero esercizio di stile, che negli scorsi mesi ha già mostrato i suoi frutti come la vicenda del primo uomo salvato grazie a un SOS satellitare inviato dal proprio iPhone.

Gli altri produttori non sono di certo rimasti a guardare complice anche l’annuncio di Google del supporto alla connettività satellitare su Android 14; la risposta del mondo del robottino verde arriva, ovviamente, da Samsung che nelle scorse settimane aveva chiarito i motivi dell’assenza della connettività satellitare sui Galaxy S23. Caratteristica che dovrebbe debuttare sui prossimi Samsung Galaxy S24, si vocifera.

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Samsung Galaxy S22 Ultra e la prima chiamata satellitare senza un chip dedicato

Ebbene, nel frattempo l’operatore telefonico AT&T, in collaborazione con AST SpaceMobile, ha annunciato il completamento della prima chiamata satellitare vocale realizzata attraverso un sistema di comunicazione omonimo utilizzando uno smartphone convenzionale prodotto in serie senza componenti ad hoc. Lo smartphone in questione è un Samsung Galaxy S22 Ultra di serie il quale ha realizzato una chiamata tra un abbonato AT&T in Texas e uno Rakuten in Giappone, il tutto senza l’ausilio di un chip dedicato come avviene sulla gamma iPhone 14.

All’atto pratico, il segnale inviato dal team ha raggiunto il satellite BlueWalker 3 il quale, in una manciata di secondi, si è occupato di trasferire la chiamata in Giappone; l’operazione, resa possibile da uno speciale strumento messo a disposizione da AT&T, apre le porte della suddetta connettività a tutti gli smartphone LTE.

In tal senso, gli operatori AT&T, Rakuten, T-mobile e Vodafone sono da tempo al lavoro nella realizzazione di infrastrutture che possano rendere di uso comune un’operazione del genere. In un futuro non molto lontano, dunque, tutti gli smartphone potranno realizzare chiamate satellitari senza l’ausilio di una speciale componentistica interna riuscendo così a democratizzare una funzione di cui abbiamo già avuto concrete dimostrazioni degli enormi benefici.

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