Diverse volte sulle nostre pagine vi abbiamo parlato della questione inerente al protocollo RCS, standard che Apple si è sempre rifiutata di adottare, penalizzando di fatto gli utenti Android; quest’anno Google ha introdotto una nuova funzione nell’app Google Messaggi che porta di fatto le reazioni di iMessage sugli smartphone del robottino. Apple però, nonostante non abbia fatto nulla da questo punto di vista, si fa bella con i propri utenti prendendosene il merito e spacciando la nuova funzione come una caratteristica di iOS 16.

Apple si fa bella con i propri utenti, l’app Google Messaggi deve a lei alcune sue funzioni (sì, come no)

Considerando l’altezzosità di alcune recenti dichiarazioni di Tim Cook, non dovrebbe stupire più di tanto l’atteggiamento del colosso di Cupertino, di recente infatti è stato scoperto come l’azienda si sia presa il merito per una funzione sviluppata e introdotta da Google nell’app Google Messaggi.

A fare la scoperta è stato David Imel che, tramite un post su Twitter, ha portato alla luce il comportamento di Apple, nella pagina delle nuove funzionalità di iOS 16 è stata recentemente aggiunta (inizialmente non era presente) la seguente dichiarazione:

Tapback SMS su Android

Reagisci ai messaggi SMS con un Tapback e una reazione emoji corrispondente apparirà sui dispositivi Android dei destinatari.

Già alla fine dello scorso anno Big G aveva annunciato i propri piani per introdurre una funzionalità di traduzione delle reazioni di iMessage in Google Messaggi, funzionalità introdotta in seguito a inizio dell’anno corrente, com’è possibile dunque che una funzione già presente (oltretutto su un’app Android) ben prima dell’uscita di iOS 16, sia da attribuire al sistema in questione? Ovviamente non è possibile.

A conti fatti, la dichiarazione di Apple riflette sì l’esperienza finale dell’utente, ma il fatto che l’app Google Messaggi possa tradurre le reazioni di iMessage non può certo dipendere dal sistema operativo della mela, è semplicemente l’ennesimo stratagemma per farsi bella con i propri utenti perché si sa, Apple è il meglio che c’è (dal loro punto di vista ovviamente).

Insomma se gli utenti appassionati di Android probabilmente si faranno una risata nel leggere le righe di cui sopra sul sito di Apple, ciò non vale per gli utenti iOS che, malauguratamente pendendo dalle labbra del loro brand, attribuiranno l’ennesima mirabolante nuova funzione alla mela, approdata addirittura su un altro sistema operativo. Meditate utenti Apple, meditate.

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