Un nuovo malware minaccia gli smartphone e i tablet Android attraverso alcune applicazioni scaricabili sul Google Play Store (e disponibili fino a poco fa). Scovato da Maxime Ingrao, ricercatore di sicurezza presso Evina, il malware punta ad abbonare l’utente a servizi premium non richiesti.

Il malware Autolycos tra le app del Google Play Store: ecco quali cancellare subito

Dopo il ritorno dei pericolosi “BRATA” e “Joker“, è il momento di affrontare una nuova famiglia di malware: il ricercatore lo ha soprannominato “Autolycos” e lo ha scovato per il momento in 8 applicazioni del Google Play Store con un totale di circa 3 milioni di installazioni. Al momento sembrano essere state tutte rimosse dal negozio virtuale di Big G, ma nel caso le abbiate installate su smartphone o tablet in questi mesi dovete assolutamente cancellarle.

Le applicazioni incriminate sono le seguenti:

  • Razer Keyboard & Theme (sviluppatore xcheldiolola)
  • Funny Camera (sviluppatore KellyTech)
  • Vlog Star Video Editor (com.vlog.star.video.editor) – 1 milione di download
  • Creative 3D Launcher (app.launcher.creative3d) – 1 milione di download
  • Wow Beauty Camera (com.wowbeauty.camera) – 100.000 download
  • Gif Emoji Keyboard (com.gif.emoji.keyboard) – 100.000 download
  • Freeglow Camera 1.0.0 (com.glow.camera.open) – 5000 download
  • Coco Camera v1.1 (com.toomore.cool.camera) – 1000 download

Autolycos forza gli utenti a sottoscrivere servizi a pagamento non richiesti: utilizza il dispositivo per connettersi a pagine di pagamento, costringendo l’utente a iscriversi a contenuti premium con addebito sul conto telefonico. Purtroppo fa parte di una tipologia di malware tra le più diffuse sul sistema operativo di Google.

Se avete sul vostro smartphone o tablet Android una delle app elencate qui sopra, procedete immediatamente con la disinstallazione se non volete brutte sorprese. Il nostro consiglio è come sempre non solo quello di affidarvi solo a shop virtuali come il Google Play Store (cosa che, come appena visto, non è sempre sufficiente per mettersi al riparo), ma anche di fare attenzione a recensioni, opinioni di altri utenti e ai permessi richiesti dalle app: se sembrano eccessivi o incoerenti con lo scopo, evitate di installarle.

Leggi anche: Google rilascia l’ultima beta di Android 13 per i Pixel, prima della versione stabile