Nel corso del Google I/O 2022 il colosso ha voluto porre l’accento su un tema più che mai importante in quest’epoca: quello della sicurezza informatica. L’argomento è purtroppo tornato in vigore negli ultimi mesi a causa della guerra scoppiata in Ucraina che costituisce uno tra i primi conflitti dell’epoca moderna a coinvolgere gli attacchi informatici alla stregua di quelli militari includendoli, di fatto, nelle strategie di guerra.

Al giorno d’oggi gli obiettivi dei cyber-attacchi non sono più solo i grandi colossi tecnologici o le agenzie governative ma anche infrastrutture di uso comune come ospedali, scuole fino ad arrivare ai singoli individui. Emblematico, per citare un esempio, è stato l’attacco informatico ai danni delle Ferrovie dello Stato del 23 marzo scorso a opera di hacker russi.

Google stessa è consapevole dell’enorme responsabilità che ha nei confronti degli utenti e dei loro dati personali e ha annunciato una serie di misure grazie alle quali protegge la sicurezza degli utenti e dei loro dati sensibili mentre utilizzano i servizi e prodotti di Big G.

Il colosso di Mountain View si è dimostrato molto attivo nel preservare la sicurezza informatica in Ucraina in questo periodo proteggendo più di 200 siti appartenenti a entità governative ucraine grazie al proprio Project Shield, il servizio gratuito che fornisce protezione da attacchi DDoS a siti governativi, d’informazione e che si occupano di diritti umani.

Gli strumenti con cui Google garantisce la sicurezza informatica degli utenti

Grazie all’esperienza maturata nel corso degli anni Google afferma di aver costruito un’infrastruttura in grado di garantire la sicurezza e la privacy degli utenti online grazie ad alcuni servizi di cruciale importanza. Scopriamoli insieme.

  • Account Safety Status (Controllo Sicurezza): il servizio che aggiorna l’utente sulla sicurezza del suo account e segnala eventuali azioni necessarie per preservarla.

Google

  • Protezione da Phishing all’interno di Google Workspace: Big G annuncia l’implementazione del servizio di protezione da phishing e malware di Gmail anche su Google Docs, Sheets e Slides.
  • Autenticazione a due fattori: Un tema su cui Google sta spingendo molto al fine di creare un internet libero dalle password.
  • Virtual Cards: Lo shopping online aumenta vertiginosamente di anno in anno e con esso le violazioni di dati e privacy. La funzione “Virtual Cards” protegge le transazioni online offrendo un livello di protezione in più andando a sostituire il vero numero della propria carta di credito con uno fittizio, virtuale eliminando la necessità di inserire informazioni sensibili come il CVV della carta. Tale funzione verrà rilasciata questa estate negli Stati Uniti dunque ci sarà da attendere per vederla arrivare in Europa.

Google Virtual Cards

In aggiunta a questi servizi, il colosso di Mountain View ha introdotto oggi due nuovi strumenti per fornire più controllo agli utenti sui propri dati presenti sul web e migliorare la gestione delle pubblicità visualizzate all’interno dei servizi Google:

  • Results About You: permetterà di gestire i propri dati e informazioni sensibili presenti online e chiedere la rimozione di informazioni come l’indirizzo di casa, il numero di telefono e altri dati sensibili affinchè non compaiano più sui risultati di ricerca. La funzione sarà disponibile nei prossimi mesi e sarà accessibile direttamente dall’applicazione Google o dalle impostazioni dei risultati di ricerca.

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  • My Ad Center: consentirà di gestire le pubblicità visualizzate all’interno dei servizi Google come i risultati di ricerca, Gmail e YouTube permettendo inoltre di personalizzare gli annunci visualizzati per categoria (fitness, tecnologia, abbigliamento ecc.) e per singolo brand. In tutto questo sarà sempre possibile segnalare e nascondere pubblicità non attinenti alle proprie preferenze.

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Protected Computing: per un IA più sicura

In aggiunta a questi espedienti, Google ha introdotto un programma denominato Protected Computing che punta a preservare la privacy e la sicurezza dei dati sensibili degli utenti alla radice, andando a regolare il modo in cui questi vengono gestiti e processati da Google stessa e dai suoi servizi.

Attualmente Protected Computing permette la realizzazione di servizi come la traduzione istantanea presente nei Google Pixel e le Smart Reply nell’applicazione Messaggi di Google.

Google Protected Computing

Grazie alla tecnologia di Protected Computing, Google è in grado di ridurre il numero di dati utilizzati direttamente identificabili con una persona nonché renderli il più anonimi possibili affinché non siano riconducibili al singolo utente. In sintesi Protected Computing punta a spersonificare i dati utilizzati dai propri algoritmi al fine di proteggere la privacy dei propri utenti continuando a migliorare i propri modelli di intelligenza artificiale.

Dunque, con le novità mostrate al Google I/O il colosso di Mountain View punta, ora più che mai, a porre tematiche come la sicurezza, la privacy dei propri utenti e un AI più etica al centro dell’esperienza Google.

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