Il mondo dell’auto è sempre più legato ad Android. Un vero e proprio colosso dell’industria automotive come BMW, infatti, si prepara ad abbandonare il suo sistema operativo proprietario, attualmente utilizzato dai veicoli della casa bavarese di ultima generazione, per passare ad Android Automotive, senza ricorrere ai servizi Google. Al momento, non c’è ancora una conferma ufficiale ma le indiscrezioni emerse in queste ore ci anticipano che i progetti sono già avviati e il passaggio ad Android è già, di fatto, stato deciso. Ecco i dettagli:

BMW punterà su Android Automotive

Il futuro dei servizi software dei modelli BMW potrebbe essere legato a doppio filo ad Android Automotive, piattaforma destinata a rimpiazzare il sistema proprietario della casa bavarese. Il passaggio ad Android Automotive (in versione open source e senza i Google Automotive Services, soluzione scelta anche dal gruppo Stellantis) non è ancora ufficiale ma il progetto sembra già essere avviato.

La conferma indiretta arriva da Chris Brandt, un manager della casa bavarese, che, nella sua bio di LinkedIn, si definisce ora come “Project Lead Android Automotive presso BMW“. Contestualmente, sono apparsi online diversi annunci di lavoro da parte BMW che conferma di essere alla ricerca di sviluppatori con esperienza su piattaforme Android e, in particolare, Android Automotive.

In questi mesi, quindi, BMW potrebbe aver gettato le basi per lo sviluppo di una nuova piattaforma software, basata su Android Automotive, da utilizzare come riferimento per la gamma di modelli in arrivo nel corso dei prossimi anni. Questa scelta è legata alla volontà di semplificare lo sviluppo e l’aggiornamento di applicazioni di servizi di terze parti grazie alla possibilità di poter utilizzare, direttamente, le app Android.

Applicazioni come Spotify, uno dei servizi più utilizzati nei sistemi di infotainment moderni, potrebbero registrare aggiornamenti molto più frequenti e godere di un supporto software migliore dall’adozione generalizzata di Android Automotive. La possibilità di svincolarsi dai Google Automotive Services, grazie all’utilizzo della versione Open Source del sistema, rappresenta un altro vantaggio ulteriore per colossi come BMW, interessati a creare una piattaforma software esclusiva per i propri veicoli.

Per il momento, ripetiamo, BMW non ha ancora ufficializzato il passaggio ad Android Automotive. Il progetto potrebbe essere ancora in una prima fase di sviluppo (la ricerca di personale specializzato può essere vista come una conferma di uno sviluppo appena iniziato). Molto probabilmente, maggiori dettagli sulla questione arriveranno nel corso dei prossimi mesi quando i piani di BMW diventeranno più chiari e definiti.