A differenza di Apple, che utilizza la tecnologia UWB sui propri smartphone da qualche anno, Google è arrivata in ritardo e solo il nuovissimo Google Pixel 6 Pro è dotato di tale connettività. La compagnia californiana, conscia della propria posizione di svantaggio, non intende rimanere a guardare e sembra pronta a correre ai ripari con alcune interessanti novità.

La nuova frontiera della connettività per tutti

Google Pixel 6 Pro è il primo (e per ora unico) smartphone di Mountain View a montare un chip UWB (UltraWide Band) che permette di ottenere una velocità di trasferimento dati molto elevata in modalità peer-to-peer, oltre a garantire una maggiore precisione nelle funzioni di geolocalizzazione in ambienti chiusi.

Al momento Google utilizza tale soluzione solo per Nearby Share, così da trovare dispositivi compatibili nelle vicinanza a cui inviare dati in modo veloce. Secondo quanto ha scoperto Mishaal Rahman, caporedattore di XDA Developers, le cose starebbero per cambiare grazie a una nuova API che sta per essere pubblicata.

Nel suo tweet Rahman mostra alcune righe di codice che fanno riferimento alla UWB API che permetterà dunque alle app di terze parti di accedere al chip UWB per ottenere dati più precisi sulla posizione. In questo modo, ad esempio, sarà più semplice tracciare un tag, come ad esempio i modelli prodotti da Tile che sono già compatibili con la tecnologia.

Non è ancora chiaro invece se l’implementazione sviluppata da Google sarà compatibile con quella che Samsung ha utilizzato per Galaxy Note 20 Ultra, Galaxy Z Fold3 e Galaxy S21 Ultra, tutti dotati di un chip UWB. La compagnia sta inoltre cercando, tramite LinkedIn, un ingegnere software da dedicate allo stack UWB di Android e alla manutenzione di quello per Wear OS.

Ricordiamo che al momento Google Pixel 6 Pro è in grado di diventare una chiave digitale, per aprire alcune auto BMW, rendendo superfluo avere sempre con sé la chiave dell’auto. Sarà dunque interessante scoprire quali altre funzioni potranno essere sbloccate con il chip UWB.

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