Non è un mistero che i sensori fotografici Sony siano quelli più adottati sugli smartphone, in particolar modo i prodotti top di gamma come Samsung Galaxy Z Fold 3 e OnePlus 9 Pro. Da un’analisi di mercato, lo scorso anno i sensori fotografici Sony hanno rappresentato quasi il 50% del totale di vendita, battendo di gran lunga la concorrenza composta da Samsung LSI e OmniVision, rispettivamente al 29% e 10% di market share.

Tener salda la presa per la prima posizione in un mercato competitivo non è facile, ma Sony sa bene che la parola d’ordine da tenere sempre presente in fase di ricerca e sviluppo è innovazione. Non stupisce quindi l’annuncio dell’azienda nipponica riguardo il primo sensore d’immagine CMOS a strati, il Sony “2-Layer Transistor Pixel”. Secondo Sony, questa soluzione innovativa riesce a raddoppiare i livelli di saturazione del segnale, riuscendo così ad ampliare la gamma dinamica.

Ma cos’è esattamente un sensore CMOS a due strati? Nelle parole dell’azienda “dove nei sensori d’immagine CMOS tradizionali fotodiodi e transistori pixel occupano lo stesso spazio sul substrato, la nuova tecnologia di Sony separa i due elementi su substrati differenti.”

Sony CMOS sensore d'immagine doppio strato 2-Layer Transistor Pixel

Basta dare uno sguardo all’immagine per capire meglio come funziona un sensore CMOS a due strati: i fotodiodi sono impilati sull’asse verticale, sopra i transistor dei pixel, liberando spazio prezioso che può essere utilizzato per migliorare la resa di questi ultimi. Utilizzando amplificatori a transistor più grandi si può infatti ridurre il rumore digitale, a tutto vantaggio della resa fotografica in condizioni di luce non ottimale, come di sera o al buio. Sony inoltre assicura che questa tecnologia permette ai pixel di mantenere inalterate o migliorare le proprie prestazioni, anche riducendo la dimensione dei singoli pixel.

Data l’esigua dimensione dei sensori fotografici che sono equipaggiati sugli smartphone, a parte rare eccezioni come il Sony Xperia Pro-I, avere più spazio a disposizione per i pixel di cui è composto il sensore può portare a miglioramenti sensibili. Con questa tecnologia Sony potrebbe finalmente colmare il divario con la concorrenza e lanciare sul mercato sensori per smartphone da 108 megapixel, o persino 200 megapixel.

Non è stata data una tabella di marcia, per cui non sappiamo quando sensori dotati della tecnologia 2-Layer Transistor Pixel di Sony saranno disponibili commercialmente. Considerando l’enorme fetta di mercato che Sony detiene nel settore imaging, speriamo non bisognerà attendere molto.

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